Art. 1 Definizioni
1. Consiglio: il consiglio direttivo del club.
2. Regolamento: il regolamento del club.
3. Consigliere: un membro del consiglio direttivo.
4. Socio: socio attivo / socia attiva del club.
5. RI: il Rotary International.
6. Club satellite: (se pertinente) potenziale club i cui soci sono anche affiliati a
questo club.
7. Per iscritto: qualsiasi comunicato in grado di fornire una documentazione, a
prescindere dal metodo con cui esso viene trasmesso.
8. Anno: l’anno sociale rotariano che inizia il 1º luglio.
Art. 2 Nome
Il nome di questa associazione senza scopo di lucro è Rotary Club Milano Sud (Membro
del Rotary International)
Art. 3 Finalità
Le finalità del club sono:
(a) perseguire lo Scopo del Rotary;
(b) realizzare progetti di successo secondo le cinque Vie d’azione;
(c) contribuire ad avanzare il Rotary rafforzandone l’effettivo;
(d) sostenere la Fondazione Rotary;
(e) sviluppare dirigenti oltre il livello di club.
Art. 4 Limiti territoriali del club
I limiti territoriali del club sono i seguenti: Area Metropolitana di Milano (Italia) in
condivisione con i club del Distretto 2041.
Art. 5 Scopo dell’associazione
Scopo del Rotary è diffondere il valore del servire, motore propulsore di ogni attività. In
particolare, il RI si propone di:
Primo. Sviluppare relazioni amichevoli come opportunità per servire l’interesse
generale.
Secondo. Informare ai principi della più alta rettitudine l’attività imprenditoriale e
professionale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo
sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la
collettività.
Terzo. Orientare l’attività privata, professionale e pubblica di ogni rotariano
secondo l’ideale del servire.
Quarto. Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello
internazionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli
fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite
nel comune proposito e nella volontà di servire.
Art. 6 Cinque vie d’azione
Le cinque vie d’azione rappresentano il fondamento teorico e pratico della vita di questo
club.
1. L’Azione interna, prima Via d’azione rotariana, riguarda le attività che ogni socio
deve intraprendere nell’ambito di questo club per assicurarne il buon funzionamento.
2. L’Azione professionale, seconda Via d’azione rotariana, ha lo scopo di
promuovere l’osservanza di elevati princìpi morali nell’esercizio di ogni
professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore
del servire, propulsore ideale di ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul
piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary e a
mettere le proprie competenze professionali a disposizione dei progetti sviluppati
dai club per rispondere alle occorrenze più pressanti della collettività.
3. L’Azione di interesse pubblico, terza Via d’azione rotariana, riguarda le iniziative
intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità
della vita nel comune o nella località in cui si trova il club.
4. L’Azione internazionale, quarta Via d’azione rotariana, comprende le attività
svolte dai soci per promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli,
favorendo l’incontro con persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro
tradizioni, i loro problemi e le loro speranze, attraverso letture e scambi di
corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti
promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi.
5. L’Azione per i giovani, quinta Via d’azione rotariana, riconosce l’impronta
positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo
della leadership, dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali,
e dagli scambi volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le
culture.
Art. 7 Riunioni
1 — Riunioni ordinarie.
(a) Giorno e ora. Il club si riunisce una volta alla settimana, nel giorno e all’ora
indicati nel suo regolamento.
(b) Modalità. La partecipazione alle riunioni può avvenire di persona, per telefono,
online, o con un’attività interattiva online. Si considera giorno della riunione
interattiva quello in cui l’attività interattiva verrà postata online.
(c) Cambiamenti. Per validi motivi, il consiglio può rimandare una riunione
ordinaria ad altra data (purché antecedente alla riunione successiva), oppure può
spostarla a un’ora diversa dello stesso giorno o in un luogo diverso da quello
usuale.
(d) Cancellazione. Il consiglio può cancellare una riunione ordinaria per i seguenti
motivi:
(1) se la riunione cade in un giorno di festa o durante la settimana che
comprende una festività;
(2) in caso di decesso di un socio;
(3) in caso di epidemie o disastri che colpiscono l’intera comunità;
(4) in caso di eventi bellici nella comunità.
Il consiglio può cancellare sino a un massimo di quattro riunioni ordinarie
all’anno per cause diverse da quelle sopra elencate, con un limite massimo di tre
cancellazioni consecutive.
(e) Riunione del club satellite (se pertinente). Se previsto dal regolamento, il club
satellite si riunisce una volta alla settimana nel giorno, all'ora e nella sede stabiliti
dai suoi soci. La data, l’ora e la sede delle riunioni possono essere modificate
secondo quanto stabilito al comma 1(c) di questo articolo; e possono essere
cancellate per le ragioni enumerate al comma 1(d). Per le votazioni si devono
seguire le procedure previste dal regolamento.
(f) Eccezioni. Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con
le suddette disposizioni. Il club deve comunque riunirsi almeno due volte al mese.
2 — Assemblea annuale.
(a) Il regolamento stabilisce che l’assemblea annuale per l’elezione dei dirigenti e la
presentazione del rendiconto finanziario semestrale, comprensivo delle entrate e
delle spese relative all’anno corrente e a quello precedente, avvenga prima del 31
dicembre.
(b) L'assemblea annuale del club satellite indetta allo scopo di eleggere i suoi
dirigenti deve svolgersi prima del 31 dicembre.
3 — Riunioni del consiglio direttivo. Il verbale della riunione deve essere messo a
disposizione dei soci entro 60 giorni dalla conclusione di ogni riunione del consiglio.
Art. 8 Effettivo
1 — Requisiti generali. Il club si compone di persone adulte che dimostrano buon
carattere, integrità e leadership, che godono di buona reputazione in ambito imprenditoriale, professionale o nella comunità, e che sono disposte mettersi al servizio
della propria comunità e/o del mondo.
2 — Tipi di affiliazione. Il club ha due tipi di soci: attivi e onorari. Può offrire anche altri
tipi di affiliazione come previsto al comma 7 del presente articolo; questi soci dovranno
essere riportati al RI come soci attivi oppure onorari.
3 — Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo del club chi sia in possesso dei
requisiti indicati nell’articolo 5, comma 2 dello statuto del RI.
4 — Affiliazione al club satellite. I soci del club satellite sono affiliati anche al club
patrocinante sino al momento in cui il satellite non venga riconosciuto quale Rotary club
dal Rotary International.
5 — Divieto di doppia affiliazione. Ai soci attivi del club non è consentito essere
simultaneamente:
(a) soci di questo e di un altro club, fatta eccezione per il satellite di questo club;
(b) soci onorari di questo club.
6 — Soci onorari. Il club può ammettere soci onorari per la durata stabilita dal suo
consiglio direttivo. I soci onorari:
(a) sono esenti dal pagamento delle quote sociali;
(b) non hanno diritto di voto;
(c) non possono ricoprire cariche all’interno del club;
(d) non rappresentano alcuna classifica professionale;
(e) hanno il diritto di partecipare a tutte le riunioni e di godere di tutti gli altri
privilegi di questo club, ma non di altri Rotary club; l’unico privilegio di cui
godono presso un altro club è quello di poterlo visitare senza essere ospiti di un
rotariano.
7 — Eccezioni. Il regolamento del club può includere norme e requisiti che non siano
conformi ai commi 2 e 4-6 del presente articolo.
Art. 9 Composizione dell’effettivo
1 — Provvedimenti generali. Ogni socio appartiene a una categoria in base alla sua
attività professionale, imprenditoriale, lavorativa o di servizio alla comunità. La
categoria descrive l’attività principale e riconosciuta del socio o dell’impresa, società o
ente di cui fa parte. Il consiglio direttivo può rettificare la categoria di appartenenza di
un socio se questi cambia titolo, professione o occupazione.
2 — Diversità. L’effettivo del club deve essere uno spaccato rappresentativo delle
imprese, professioni e organizzazioni civiche presenti sul suo territorio nonché della
diversità demografica locale in termini di età, genere ed etnie.
Art. 10 Assiduità
1 — Provvedimenti generali. Ogni socio è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie
del club, o del club satellite; deve inoltre impegnarsi nei progetti e in altri eventi ed
attività promossi dal club. Un socio è considerato presente a una riunione ordinaria:
(a) se vi partecipa di persona, per telefono o online per almeno il 60% della sua
durata;
(b) se dovendo assentarsi improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra in
maniera soddisfacente che l’assenza era dovuta a motivi validi;
(c) se partecipa online alla riunione ordinaria o a un’attività interattiva postata sul
sito web del club entro una settimana dalla data in cui l’informazione è stata
postata; oppure
(d) se il socio recupera l’assenza entro lo stesso anno, in uno dei seguenti modi:
(1) partecipa alla riunione ordinaria di un altro club, del club satellite di un
altro club o di un club provvisorio per almeno il 60% della riunione;
(2) si presenta all’ora e nel luogo in cui avvengono di consueto le riunioni di un
altro club, o del club satellite di un altro club, con l’intenzione di
parteciparvi, ma la riunione non ha luogo;
(3) partecipa a un progetto del club, o a un evento o incontro sponsorizzato dal
club e autorizzato dal suo consiglio;
(4) partecipa a una riunione del consiglio o, se autorizzato dal medesimo, alla
riunione di una commissione di cui il socio fa parte;
(5) partecipa tramite il sito web di un club a una riunione o attività interattiva
online;
(6) partecipa alla riunione ordinaria di un club Rotaract o Interact, di un
Gruppo Community Rotary o di un Circolo Rotary, siano essi stabiliti o
provvisori;
(7) partecipa a una convention del RI, al Consiglio di Legislazione, a
un’assemblea internazionale, a un Istituto Rotary o a qualsiasi riunione
convocata con l’approvazione del Consiglio centrale o del presidente del RI;
a un congresso multizona, alla riunione di una commissione del RI, a un
congresso distrettuale o a un’assemblea di formazione distrettuale, a una
qualsiasi riunione distrettuale convocata dal Consiglio centrale, alla
riunione di una commissione distrettuale convocata dal governatore, o a una
riunione intracittadina dei Rotary club regolarmente annunciata.
2 — Assenze prolungate per trasferte di lavoro. Il socio che si trovi in trasferta dal
Paese in cui risiede per un periodo di tempo prolungato può partecipare alle riunioni di
un club locale, a seguito di accordo fra quest’ultimo e il proprio club.
3 — Assenze dovute ad altre attività rotariane. Il socio è esonerato dall’obbligo di
recupero se al momento della riunione si trova:
(a) in viaggio verso o da una delle riunioni di cui al sottocomma (1) (d) (7);
(b) in servizio come dirigente del RI, membro di una commissione del RI o amministratore della Fondazione Rotary;
(c) in servizio come rappresentante speciale del governatore in occasione della
formazione di un nuovo club;
(d) in viaggio per questioni rotariane, in rappresentanza del RI;
(e) direttamente e attivamente impegnato in un progetto sponsorizzato dal distretto,
dal RI o dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista la
possibilità di compensare l’assenza; o
(f) impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate dal consiglio, che non
consentano la partecipazione alla riunione.
4 — Assenze dei dirigenti del RI. L’assenza è giustificata se il socio è dirigente in carica del RI o partner rotariano di un dirigente in carica del RI.
5 — Assenze giustificate. L’assenza di un socio si considera giustificata:
(a) se viene approvata dal consiglio per motivi che considera validi e sufficienti. Le
assenze giustificate non devono protrarsi per più di 12 mesi; questo limite può
tuttavia essere prorogato dal consiglio se l’assenza è dovuta a ragioni mediche o
in seguito alla nascita, adozione o affidamento di un bambino;
(b) se il socio è rotariano da almeno 20 anni; la sua età e i suoi anni di affiliazione a
uno o più club, sommati tra loro, equivalgono a un minimo di 85 anni; e il socio
ha richiesto per iscritto al segretario del club l’esenzione dalla frequenza.
6 — Registri delle presenze. Se il socio le cui assenze siano giustificate ai sensi del
sottocomma 5(a) del presente articolo non frequenta una riunione, né il socio né la sua
assenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del club. Se il socio le cui
assenze siano giustificate in base a quanto indicato al comma 4 o al sottocomma 5(b) del
presente articolo frequenta una riunione del club, sia il socio sia la sua presenza sono
considerati ai fini del computo dei soci e delle presenze del club.
7 — Eccezioni. Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con le
suddette disposizioni.
Art. 11 Consiglieri, dirigenti e commissioni
1 — Organo direttivo. L’organo direttivo del club è il consiglio direttivo, costituito e
composto in conformità al regolamento del club.
2 — Autorità. L’autorità del consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e,
se ha motivi validi, può dichiarare vacante una carica.
3 — Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in merito a qualsiasi aspetto
dell’attività del club hanno carattere definitivo e sono soggette solo ad appello al club.
Tuttavia, nel caso in cui il consiglio decida di cessare l’affiliazione di un socio,
l’interessato può, conformemente all’articolo 13, comma 6, fare appello al club,
richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, la
decisione del consiglio può essere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a
una riunione ordinaria indicata dal consiglio, purché sia presente il numero legale dei partecipanti e purché la notifica dell’appello sia stata inviata dal segretario a ogni socio
del club almeno cinque giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del
club ha valore definitivo.
4 — Dirigenti. Sono dirigenti del club, facenti parte del consiglio direttivo, il presidente,
il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario e il tesoriere, ed eventualmente
uno o più vicepresidenti. Fra i dirigenti può essere incluso anche il prefetto, che può
essere componente del consiglio direttivo se previsto dal regolamento. I dirigenti
devono essere soci in regola del club e sono tenuti a partecipare regolarmente alle
riunioni del club satellite.
5 — Elezione dei dirigenti.
(a) Mandato dei dirigenti (presidente escluso). I dirigenti sono eletti in base a
quanto stabilito dal regolamento del club; tranne il presidente, entrano in carica
il 1° luglio immediatamente successivo alla loro elezione e restano in carica per la
durata del loro mandato, o fino all’elezione e all’insediamento dei loro successori.
(b) Mandato presidenziale. Il presidente nominato viene eletto in base a quanto
stabilito dal regolamento del club, almeno diciotto (18) mesi ma non più di due
anni prima del giorno in cui entrerà in carica come presidente. Il presidente
nominato assume l’incarico di presidente eletto il 1° luglio dell’anno
immediatamente precedente a quello per cui è stato eletto presidente. Il mandato
presidenziale inizia il 1° luglio e ha durata annuale, rinnovabile per un massimo di un anno se non è stato eletto un successore.
(c) Requisiti del presidente. Il candidato alla presidenza deve essere stato socio del
club per almeno un anno prima della nomina a tale incarico, a meno che il
governatore non ritenga sufficiente un periodo inferiore. Il presidente eletto deve
partecipare al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea di
formazione, a meno che non ne sia dispensato dal governatore eletto; in tal caso,
il presidente eletto deve inviare in sua vece un rappresentante del club. Il
presidente eletto che non partecipi alle suddette riunioni formative senza aver
ottenuto la dispensa dal governatore eletto o che, avendo ottenuto la dispensa,
non invia un socio che lo rappresenti non può essere presidente del club. In
questo caso, il presidente in carica prosegue il suo mandato sino all’elezione di un
successore che abbia partecipato alle suddette riunioni o che abbia ricevuto una
formazione ritenuta sufficiente dal governatore eletto.
6 — Gestione dei club satellite.
(a) Supervisione. Il club monitora e sostiene il proprio club satellite nella misura
ritenuta opportuna dal consiglio.
(b) Consiglio direttivo del club satellite. Il club satellite elegge annualmente tra i suoi
soci il proprio consiglio direttivo a cui viene affidata l'amministrazione ordinaria.
Il consiglio è composto dai dirigenti del club satellite e da quattro-sei altri soci,
secondo quanto previsto dal regolamento. La massima carica del club satellite è il
presidente del consiglio; sono altri dirigenti il presidente uscente, il presidente
eletto, il segretario e il tesoriere. Nell'occuparsi dell’amministrazione ordinaria
del club satellite e delle sue altre attività, il consiglio opera in conformità con le
norme, i requisiti, le procedure e gli obiettivi del Rotary e sotto la guida di questo Rotary club, sul quale o nell'ambito del quale non ha alcuna autorità.
(c) Procedure di rendicontazione del club satellite. Il club satellite deve consegnare
ogni anno, al presidente e al consiglio direttivo di questo Rotary club, un
resoconto sull’effettivo, sulle attività e sui programmi svolti, accompagnato dal
bilancio d’esercizio e dalla relazione annuale sottoposti a controllo o revisione
contabile, in modo che tale documentazione possa essere inclusa nel rendiconto
presentato annualmente da questo Rotary club ai suoi soci. Al club satellite
potranno essere richiesti altri rapporti se il club patrocinante lo riterrà
necessario.
7 — Commissioni. Il club deve avere le seguenti commissioni:
(a) Amministrazione del club
(b) Effettivo
(c) Immagine pubblica
(d) Fondazione Rotary
(e) Progetti
Se necessario, il consiglio o il presidente possono nominare altre commissioni.
Art. 12 Quote sociali
Ogni socio è tenuto a pagare una quota sociale annuale, come stabilito dal regolamento.
Art. 13 Durata dell’affiliazione
1 — Durata. L’affiliazione al club dura fintanto che esiste il club, salvo cessazione
secondo le disposizioni che seguono.
2 — Cessazione automatica.
(a) Eccezioni. Un socio cessa automaticamente di far parte del club quando non
soddisfa più i requisiti di appartenenza. Se tuttavia il socio che si trasferisce fuori
dalla località in cui ha sede il club continua a soddisfare i requisiti di
appartenenza al club, il consiglio può:
(1) Concedere al socio il permesso di mantenere l’affiliazione; o
(2) Concedere un permesso speciale non superiore a un anno, per consentirgli
di visitare un club nella località in cui si trasferisce e di farsi conoscere dai
soci.
(b) Riammissione. Un socio in regola la cui affiliazione cessi per uno dei motivi
esposti alla lettera (a) può presentare domanda di riammissione, mantenendo la
stessa categoria a cui apparteneva in precedenza o richiedendone una nuova.
(c) Cessazione dell’affiliazione come socio onorario. Un socio onorario cessa
automaticamente di essere tale al termine del periodo stabilito dal consiglio. Il consiglio può estendere detto periodo, come può anche revocare l’affiliazione
onoraria in qualsiasi momento.
3 — Cessazione per morosità.
(a) Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute entro i 30 giorni
successivi alla scadenza è invitato a versarle dal segretario mediante un sollecito
scritto. Se il pagamento non avviene entro 10 giorni dalla data del sollecito, il
consiglio può, a propria discrezione, revocare l’affiliazione del socio.
(b) Riammissione. Il consiglio può riammettere un socio che abbia perso
l’affiliazione al club, previa domanda e pagamento di tutte le somme dovute.
4 — Cessazione per assenza abituale.
(a) Percentuali di assiduità. Un socio deve:
(1) partecipare (o recuperare l’assenza) ad almeno il 50% delle riunioni
ordinarie del club o del club satellite; impegnarsi in progetti, attività ed
eventi promossi dal club per un minimo di 12 ore in ciascun semestre, o
raggiungere una combinazione equilibrata di queste due forme di
partecipazione; e
(2) partecipare ad almeno il 30% delle riunioni ordinarie del club o del club
satellite o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club in
ciascun semestre (ne sono esonerati gli assistenti del governatore, secondo
la definizione del Consiglio centrale del RI).
I soci che non soddisfano questi requisiti possono perdere l’affiliazione al club a
meno che non siano dispensati dal consiglio per validi motivi.
(b) Assenze consecutive. Un socio che risulti assente a quattro riunioni consecutive
(senza recuperarle) e che non sia dispensato dal consiglio per validi motivi o in
base a quanto stabilito all’articolo 10, commi 4 o 5, deve essere informato dal
consiglio che la sua assenza può essere interpretata come rinuncia all’affiliazione
al club. Dopodiché il consiglio può, a maggioranza, revocare l’affiliazione.
(c) Eccezioni. Il regolamento del club può includere disposizioni non in conformità
con l’art. 13, comma 4.
5 — Cessazione per altri motivi.
(a) Giusta causa. Il consiglio può, a una riunione convocata per l’occasione, revocare
l’affiliazione di qualsiasi socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per
l’appartenenza al club, o per altri validi motivi, mediante il voto di almeno due
terzi dei suoi membri presenti e votanti. I principi guida di tale riunione sono
delineati nell’art. 8, comma 1, nella Prova delle quattro domande e negli elevati
standard etici che ogni rotariano si impegna a mantenere.
(b) Preavviso. Prima dell’intervento indicato alla lettera (a) del presente comma, il
consiglio deve inviare al socio un preavviso scritto di almeno 10 giorni, dandogli
la possibilità di rispondere per iscritto. Il preavviso va recapitato di persona o
mediante raccomandata all’ultimo indirizzo noto del socio. Il socio ha il diritto di
esporre di persona le proprie ragioni davanti al consiglio.
6 — Diritto di appello; ricorso alla mediazione o all’arbitrato.
(a) Preavviso. Entro sette giorni dalla decisione del consiglio di revocare l’affiliazione, il segretario deve inviare al socio la comunicazione scritta della
decisione. Il socio ha quindi 14 giorni per comunicare per iscritto al segretario la
propria intenzione di appellarsi al club o di richiedere una mediazione o un
intervento arbitrale ai sensi dell’articolo 17.
(b) Appello. In caso di appello, il consiglio decide la data della riunione ordinaria del
club in cui questo va discusso, riunione che deve tenersi entro 21 giorni dalla
notifica dell’appello. Ogni socio deve essere informato per iscritto dell’argomento
specifico della riunione con un preavviso di almeno 5 giorni. Alla riunione sono
ammessi solo i soci del club. La decisione del club ha valore definitivo e non è
soggetta ad arbitrato.
7 — Decisioni del consiglio. La decisione del consiglio diventa definitiva in mancanza di
appello al club o di richiesta di arbitrato.
8 — Dimissioni. Le dimissioni di un socio dal club devono essere comunicate per iscritto
al presidente o al segretario, e sono accettate dal consiglio a condizione che il socio sia in
regola con il pagamento delle somme spettanti al club.
9 — Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un socio che cessi, per qualsiasi
motivo, di appartenere al club, perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al
club qualora, in conformità con le leggi locali, l’affiliazione al club comporti per i soci
l’acquisizione di diritti sui fondi o su altri beni appartenenti al club.
10 — Sospensione dal club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista in
questo statuto, se il consiglio ritiene che:
(a) al socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle disposizioni dello
statuto o di comportamento scorretto o tale da nuocere agli interessi del club;
(b) le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di revoca dell’affiliazione;
(c) sia auspicabile comunque attendere la conclusione di un procedimento o evento
giudicato indispensabile dal consiglio prima che si possa deliberare in merito alla
revoca dell’affiliazione;
(d) sia nell’interesse del club che il socio venga sospeso temporaneamente, senza
alcuna votazione in merito alla sua affiliazione, dalle riunioni e altre attività del
club e da eventuali incarichi direttivi all’interno del club;
il consiglio può, con i due terzi dei voti favorevoli, sospendere temporaneamente il
socio per un periodo ragionevole di tempo, che non superi i 90 giorni, alle condizioni
che il consiglio stesso ritiene necessarie. Il socio sospeso può presentare appello contro
la sospensione, o ricorrere alla mediazione o all’arbitrato, secondo quanto previsto al
comma 6 di questo articolo. Durante la sospensione, il socio è esonerato
temporaneamente dall’obbligo di frequenza alle riunioni. Prima che finisca il periodo
di sospensione, il consiglio deve o procedere con la revoca dell’affiliazione, o
reintegrare il rotariano sospeso al suo stato regolare.
Art. 14 Affari locali, nazionali e internazionali
1 — Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e
del mondo può essere oggetto di discussione, aperta e informata, alle riunioni del club.
Il club, tuttavia, non deve esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche
controverse.
2 — Neutralità. Il club non appoggia o raccomanda candidati a cariche pubbliche, né
discute durante le sue riunioni i meriti o i demeriti di tali candidati.
3 — Apoliticità.
(a) Risoluzioni e prese di posizione. Il club non può adottare né diffondere
risoluzioni o prese di posizione, né prendere iniziative in merito a questioni o
problemi internazionali di natura politica.
(b) Appelli. Il club non può rivolgere appelli a club, popoli o governi, né diffondere
lettere, discorsi o programmi per la risoluzione di problemi internazionali
specifici di natura politica.
4 — Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana in cui ricorre l’anniversario
della fondazione del Rotary (il 23 febbraio) è stata designata Settimana della pace e della
comprensione mondiale. Durante questa settimana, il club festeggia il servizio reso dal
Rotary, riflette sui risultati conseguiti in passato e si concentra sui programmi intesi a
promuovere la pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità e nel resto del
mondo.
Art. 15 Riviste rotariane
1 — Abbonamento obbligatorio. A meno che il club non sia stato dispensato dal
Consiglio centrale, ogni socio deve abbonarsi alla rivista ufficiale del Rotary
International o a una rivista rotariana approvata e prescritta per il club dal Consiglio
centrale. Due rotariani residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico
abbonamento. L’abbonamento va pagato, per l’intera durata dell’affiliazione al club,
entro le date stabilite dal consiglio per il pagamento delle quote pro-capite.
2 — Riscossione. Il club ha il compito di riscuotere gli importi relativi agli abbonamenti
anticipati dei soci e di trasmetterli al RI o all’ufficio della pubblicazione rotariana
regionale, in base a quanto stabilito dal Consiglio centrale.
Art. 16 Accettazione dello scopo e osservanza dello statuto e del
regolamento
Il socio ha diritto ai privilegi del club solamente dietro il pagamento delle quote sociali,
pagamento che comporta l’accettazione dei principi del Rotary, quali sono espressi nello
scopo dell’associazione, nonché l’impegno ad osservare lo statuto e il regolamento di
questo club e a esserne vincolato. Nessun socio può essere dispensato dall’osservanza
dello statuto e del regolamento indipendentemente dal fatto di averne ricevuta copia.
12
Art. 17 Arbitrato e mediazione
1 — Controversie. Fatta eccezione per le controversie aventi a oggetto le delibere del
consiglio, qualsiasi altra controversia sorta tra un socio o un ex socio e il club, qualsiasi
suo dirigente o il consiglio deve – su richiesta presentata al segretario da una delle parti
– essere deferita a un mediatore o a un collegio arbitrale.
2 — Data per lo svolgimento della mediazione o dell’arbitrato. Il consiglio, dopo aver
sentito le parti interessate, deve fissare la data della mediazione o dell’arbitrato entro 21
giorni dalla ricezione della richiesta.
3 — Mediazione. La mediazione deve svolgersi secondo una procedura:
(a) riconosciuta da un ente competente avente giurisdizione nazionale o regionale; o
(b) raccomandata da un organo di mediazione che vanti esperienza in mediazione di
controversie; o
(c) raccomandata dalle linee guida del Consiglio centrale del RI o del Consiglio di
amministrazione della Fondazione Rotary.
Il mediatore deve essere socio di un club. Il club può richiedere al governatore o a un
suo rappresentante di nominare un mediatore che abbia le capacità e l’esperienza
necessarie.
(a) Esiti della mediazione. Le decisioni convenute dalle parti durante la mediazione
sono trascritte in un documento che deve essere consegnato alle parti, al
mediatore o ai mediatori e al consiglio. Una dichiarazione riepilogativa
accettabile alle parti deve essere preparata per informare il club. Ciascuna delle
parti può richiedere – attraverso il presidente del club o il segretario – ulteriori incontri di mediazione se una delle parti si allontana in modo significativo
dall’accordo raggiunto.
(b) Fallimento della mediazione. Se la mediazione non riesce, le parti possono
chiedere l’arbitrato secondo quanto indicato dal comma 1 del presente articolo.
4 — Arbitrato. In caso di arbitrato, ognuna delle due parti nomina un arbitro e gli
arbitri nominano il presidente del collegio arbitrale; gli arbitri e il presidente del collegio
arbitrale devono essere rotariani.
5 — Decisione arbitrale. La decisione presa dagli arbitri o, in caso di disaccordo, dal
presidente del collegio arbitrale, è definitiva, vincolante e incontestabile.
Art. 18 Regolamento
Il regolamento del club deve essere conforme allo statuto e al regolamento del RI, al
regolamento interno dell’unità amministrativa locale laddove stabilita dal RI, e al
presente statuto. Il regolamento può incorporare provvedimenti supplementari e può
essere emendato secondo le disposizioni in esso contenute.
Art. 19 Emendamenti
1 — Modalità. Salvo per quanto stabilito al successivo comma 2, il presente statuto può
essere emendato solo dal Consiglio di Legislazione con voto di maggioranza.
2 — Emendamento degli articoli 2 e 4. Gli articoli 2 (Nome) e 4 (Limiti territoriali) del
presente statuto possono essere emendati in qualunque riunione ordinaria del club, alla
quale sia presente il numero legale, mediante voto favorevole dei due terzi dei soci
aventi diritto al voto. La proposta di emendamento deve essere comunicata per iscritto a
tutti i soci e al governatore almeno 21 giorni prima della riunione. L’emendamento deve
essere sottoposto all’approvazione del Consiglio centrale del RI ed entra in vigore solo
dopo tale approvazione. Il governatore può presentare al Consiglio centrale del RI la
propria opinione in merito alla modifica proposta.