Obiettivo è accompagnare le donne interessate in un percorso di acquisizione di libertà e autonomia, attraverso quattro tappe: la formazione professionalizzante, la ricerca attiva di un lavoro, consapevolezza di tutti gli strumenti utili per la gestione della vita quotidiana, tutela legale

ROTARY PER LE DONNE: I BISOGNI CHE IL COVID HA AMPLIATO Obiettivo dell’intervento Rotary è accompagnare le donne interessate in un percorso di acquisizione di libertà e autonomia, attraverso quattro tappe: • la formazione professionalizzante • la ricerca attiva di un lavoro • la consapevolezza di tutti gli strumenti utili per la gestione della vita quotidiana. • tutela legale Il progetto, nato da un’idea del R.C. Milano Aquileia, vede coinvolti altri club del nostro distretto 2041 e precisamente l’R.C. Sempione e il R.C. Milano Sud. L’intervento vedrà un coinvolgimento attivo dei soci che metteranno a disposizione tempo e competenze, oltre a un contributo economico da parte dei club coinvolti. Da un punto di vista operativo, pensiamo di incominciare con un raccordo con i principali enti regionali di formazione professionalizzante, per rappresentare il progetto e capire, fra le varie offerte formative, quelle che potrebbero essere in linea. Stiamo anche pensando ad un contatto diretto con alcune aziende per portarle sul progetto e far organizzare corsi di formazione che prevedano uno stage finale finalizzato all’assunzione; è però un’idea che richiederà dei tempi più lunghi per la sua realizzazione. In parallelo creeremo un team di soci ( 1 o 2 per club al massimo) che faranno da tutor nel percorso alle varie assistite, raccordandosi con il referente di progetto del Club di appartenenza. Questo perché le donne assistite devono, a nostro avviso, trovare un accompagnamento “accogliente” e personalizzato, che le tuteli e stimoli nelle diverse tappe del percorso, cercando di accedere a percorsi di formazione più vicini al loro pregresso e ai loro eventuali “vincoli” ( figli minori a carico per esempio). Solo dopo la presa in carico da parte del tutor ( primo colloquio oltre all’ acquisizione di tutte le informazioni utili da parte di Casa Amica), la donna assistita verrà informata delle possibilità di formazione professionalizzante più adeguate e verrà aiutata e avviata nella scelta. La formazione tecnica, dovrà assolutamente essere integrata con due percorsi paralleli, che riteniamo indispensabili per arrivare a una adeguata consapevolezza del sé e della propria possibilità di autonomia: . percorso di avviamento al lavoro, inteso come la partecipazione a un corso, totalmente a carico Rotary, relativo alle modalità di ricerca del lavoro stesso ( stesura cv, invio oltre ad esercizi pratici sul colloquio di selezione) , alle principali tipologie di contratti e alle possibilità di inquadramento e di retribuzione, oltre a nozioni più generali di diritto del lavoro. Si prevedono almeno 4 incontri oltre a esercitazioni pratiche con il tutor. . percorso di “economia domestica” inteso come partecipazione a un corso, totalmente a carico Rotary, relativo a come affrontare i costi della vita quotidiana, alla corretta gestione del denaro (si citano, solo a titolo di esempio, apertura di un conto corrente, ricerca di un alloggio con tutte le attività connesse, nonché aspetti legati al contratto) Si prevedono almeno 3 incontri. Una volta compiuto il percorso, l’assistita verrà coadiuvata nella ricerca attiva del lavoro dal tutor di riferimento; laddove possibile, i club inviteranno i soci a contattare aziende o realtà che possano essere ricettive rispetto a queste professionalità. Ovviamente, per dovere di chiarezza, non possiamo assolutamente garantire che il Rotary procuri posti di lavoro ma sicuramente potrà attivare qualche canale. Il termine ultimo della nostra presa in carico sarà il superamento del periodo di prova lavorativo. Quello della Tutela legale è un ulteriore obiettivo che il Rotary si pone e che si integra nel percorso di acquisizione di libertà ed autonomia: una volta vinta la paura per se stesse e per i propri figli, la vergogna, e molto spesso il senso di confusione e smarrimento che seguono la violenza subita, riteniamo sia indispensabile che venga garantita alle donne una adeguata tutela legale. Queste persone che, con grande coraggio, decidono di intraprendere il difficile percorso di uscita dalla violenza, fisica o psicologica e decidono di denunciare i propri compagni o di separarsi, hanno la necessità di acquisire consapevolezza sui propri diritti e sulle possibili azioni da intraprendere in sede civile o penale. Anche la valutazione degli effetti e delle conseguenze che le loro decisioni produrranno sui figli (che hanno subito anche essi maltrattamenti o che hanno assistito agli episodi di violenza) è un aspetto estremamente delicato che richiede sensibilità ma anche un adeguato supporto legale.

 

Progetto di rigenerazione della biblioteca dell’Istituto Kandinsky “La biblioteca come spazio polifunzionale aperto al quartiere”

rendere la biblioteca un luogo attrattivo per i ragazzi e per i docenti. In collaborazione con la Biblioteca Chiesa Rossa, con cui esiste già un accordo, e con Book City Milano (Progetto “La lettura intorno”) possiamo renderla uno spazio aperto al territorio come punto prestito bibliotecario del Comune di Milano e come luogo di promozione e di incontri culturali. Servono pochi interventi innovativi e funzionali per facilitare la consultazione dei libri e rendere nuovamente la biblioteca un luogo di riferimento per gli studenti e per il territorio; un luogo piacevole, familiare, confortevole e polifunzionale. Vorremmo che la biblioteca divenisse uno spazio aperto ad attività didattiche, ludiche, laboratoriali, ricreative e formative, e un un luogo per i progetti di inclusione.

ARTICOLO I

definizioni

Se il contesto non richiede altrimenti i termini di questo articolo così come sono usati in questo Regolamento hanno il seguente significato:

  1. Consiglio: Il Consiglio Direttivo del Club
  2. regolamento: Il regolamento del Club
  3. consigliere: Un membro del Consiglio Direttivo
  4. Socio: Un Socio attivo del Club

 5.  Numero legale: un terzo dei soci; per il consiglio direttivo, la maggioranza dei membri

  1. R.I.: Il Rotary International
  2. anno: L’anno rotariano ossia il periodo di dodici mesi che inizia il 1° luglio di ogni anno

ARTICOLO II

CORPO DIRIGENTE

Il Corpo Dirigente di questo Club sarà il Consiglio costituito da 8 membri del Consiglio Direttivo eletti secondo quanto previsto dall’art. 3 di questo Regolamento e il Presidente, il Vice Presidente, il Presidente Eletto, il Segretario, il Tesoriere, nonchè l’ultimo Presidente precedentemente in carica.

ARTICOLO III

elezione del corpo dirigente

  • .1Tutti i soci hanno diritto di voto per la nomina degli organi direttivi del club. L’eleggibilità degli organi amministrativi del club è libera. Tutti i soci hanno i medesimi diritti nei confronti del club. Ogni socio ha un voto singolo. Il club si uniforma al principio della sovranità dell’assemblea degli associati.
  • .2La designazione del Presidente avviene da parte di una commissione composta dai "Past President" riunita dal Segretario entro il mese di ottobre di ogni anno.

Ad una riunione ordinaria, da tenersi un mese prima della riunione indetta per l’elezione del Presidente e dei componenti del Consiglio Direttivo, il Presidente della riunione medesima invita soci presenti a designare i candidati a comporre il futuro Consiglio Direttivo.

Le designazioni dei componenti del Consiglio Direttivo, nel numero di 8 possono essere presentate da un’apposita commissione oppure dai Soci del Club presenti alla riunione, oppure autonomamente da entrambi. Il candidato Presidente ed i candidati designati per il Consiglio Direttivo sono iscritti in ordine alfabetico su schede differenziate una per la nomina a Presidente e l’altra per la nomina a componenti del Consiglio che possono essere raggruppati in liste e sottoposti al voto dell’Assemblea annuale dei Soci.

Alla carica di Consigliere risulteranno eletti coloro che avranno raccolto la maggioranza dei voti espressi.

Il Presidente scelto attraverso il voto dell’assemblea entra a far parte del Consiglio Direttivo in qualità di Presidente eletto nell’anno decorrente dal 1° luglio immediatamente successivo alla sua elezione a Presidente ed assume l’ufficio di presidenza il 1° luglio immediatamente successivo all’anno in cui egli è stato membro del Consiglio Direttivo in qualità di presidente eletto.

  • .3Le operazioni di voto sono curate da una Commissione composta da almeno tre Soci, non candidati e designati dal presidente della Riunione.
  • .4Il Consiglio Direttivo eletto si riunisce entro un mese dalla Riunione annuale ed elegge, a sua volta, su proposta del Presidente, un Vicepresidente, un Segretario, un Tesoriere e un Prefetto. Il Segretario, il Tesoriere ed il Prefetto possono essere, questi ultimi, anche non membri del Consiglio Direttivo.

Se il Segretario ed il Tesoriere eletti in questa riunione non sono membri del Consiglio Direttivo, essi ne diventano membri d’ufficio nell’annata per la quale sono stati eletti alla loro carica, con le responsabilità e le funzioni inerenti all’appartenenza al Consiglio secondo quanto stabilirà il Consiglio stesso. Il Prefetto, se prescelto al di fuori del Consiglio, deve comunque partecipare alle Riunioni senza diritto di voto.

ARTICOLO IV

Il consiglio direttivo

L’organo amministrativo del Club è costituito dal Consiglio Direttivo eletto in conformità all’art. III di questo Regolamento, e deve intendersi integrato dalla persona del Presidente eletto. Qualora venga meno uno, o più, componenti del Direttivo, verranno chiamati alla sostituzione i Soci che nella elezione di detto Consiglio hanno ottenuto il maggior numeri dei suffragi.

I deliberati del Consiglio sono assunti a maggioranza semplice; nel caso di parità prevale il voto del Presidente.

ARTICOLO V

mansioni del presidente, del vicepresidente, del segretario, del tesoriere e del prefetto

  • 1.presidente – Presiede le riunioni del Club e del Consiglio e svolge le altre mansioni normalmente inerenti alla sua carica.
  • 2.presidente eletto– Partecipa al Consiglio Direttivo del Club e svolge le altre mansioni affidategli dal Presidente del Club e dal Consiglio stesso.
  • 3.vice presidente– Presiede le riunioni del Club e del Consiglio in assenza del Presidente ed esplica le altre mansioni inerenti alla sua carica.
  • 4.segretario – Tiene aggiornato l’Albo dei Soci, registra le presenze alle riunioni del Club, del Consiglio e delle Commissioni, redige e conserva i verbali di dette riunioni, compila i rapporti prescritti per il Rotary International.
  • 5.tesoriere– Custodisce i fondi, dando rendiconto al Club annualmente e in qualsiasi altro momento ne venisse richiesto dal Consiglio ed esplica le altre mansioni inerenti alla sua carica. Cessando dalla carica, il Tesoriere trasmette al suo successore o al Presidente tutti i fondi, i libri dei conti e qualsiasi altra proprietà del Club in suo possesso.
  • 6.prefetto– Esplica le mansioni usualmente inerenti alla sua carica e quelle altre che dovessero essere decise dal Presidente o dal Consiglio Direttivo.

ARTICOLO VI

riunioni

§ 1       riunione annuale

La riunione annuale del Club sarà tenuta nel mese di novembre di ogni anno, salvo diverso motivato deliberato del Consiglio; in detta occasione vengono eletti il Presidente ed i Consiglieri per l’anno successivo.

In ogni caso la riunione annuale per l’elezione del Presidente e dei Componenti del Consiglio deve tenersi entro il 31 dicembre di ogni anno.

§ 2       riunioni settimanali

Le riunioni ordinarie settimanali del Club si tengono nel giorno di lunedì, alle ore 20.00, salvo diverso deliberato del Consiglio, comunicato tempestivamente ai Soci.

Ogni Socio che sia in regola, ad eccezione dei Soci onorari (o di quelli dispensati secondo quanto stabilito dallo Statuto) viene considerato come presente o assente, così come previsto dallo Statuto stesso.

§ 3       quorum costitutivo delle riunioni

Il quorum del Club costitutivo per la riunione annuale e per le riunioni in cui debbano essere assunte delle deliberazioni è rappresentato da un terzo dei Soci attivi.

§ 4       riunioni del consiglio direttivo

Le riunioni ordinarie del Consiglio Direttivo si tengono almeno una volta al mese nella serata del lunedì ad orario precedente la riunione dei Soci del Club.

Le riunioni straordinarie devono essere convocate dal Presidente, in tempo utile, ogni qual volta lo ritenga necessario, ovvero su richiesta di due componenti del Consiglio. 

§ 5       validità delle riunioni del consiglio direttivo 

            Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide se tenute, a seguito di regolare comunicazione, alla presenza della maggioranza del Componenti del Consiglio stesso.

§ 6       INFORMAZIONE AI SOCI

Le convocazioni delle assemblee e le delibere assembleari sono portate a conoscenza di tutti i soci con forme idonee (fax, e-mail, posta raccomandata).

ARTICOLO VII

quota di ammissione e quota sociale

§ 1       quota d’ammissione

La quota di ammissione si applica solamente ai candidati con età superiore a 35 anni.

L’ammontare della quota di ammissione è deliberata dal Consiglio Direttivo e deve essere corrisposta prima che il candidato sia qualificato come Socio.

§ 2       quota  sociale

             La quota sociale annuale (comprendente le quote individuali destinate al Rotary International, labbonamento annuale alla Rivista ufficiale del R.I., le quote individuali destinate al Distretto, i contributi al club e altri eventuali contributi individuali richiesti dal RI o dal Distretto) è del pari deliberata dal Consiglio Direttivo ed è pagabile in due rate semestrali, rispettivamente con scadenze il 1° luglio ed il 1° gennaio di ogni anno.

ARTICOLO VIII

sistema di votazione 

Le questioni riguardanti il Club devono essere trattate oralmente, ad eccezione dell’elezione del Presidente e dei Componenti del Consiglio, la cui nomina deve avvenire con voto segreto.

Il Consiglio Direttivo, peraltro, può decidere che una specifica delibera venga assunta tramite scrutinio segreto.

ARTICOLO IX

commissioni

Il Presidente, sentito il Consiglio Direttivo, nomina le seguenti commissioni permanenti ed i relativi Presidenti.

§ 1       effettivo

Questa Commissione deve sviluppare aggiornare e realizzare un piano esauriente per l’adesione e il mantenimento dei Soci.

§ 2       relazioni pubbliche 

Questa Commissione deve sviluppare e realizzare proposte volte a fornire al pubblico informazioni sul Rotary ed a promuovere progetti di service e altre attività del Club.

§ 3       progetti

Questa Commissione deve sviluppare e realizzare proposte volte a promuovere progetti di service, educativi, umanitari e di formazione rispondenti alle esigenze della comunità locale o internazionale ed altre attività del Club secondo gli obiettivi annuali e a lungo termine del Distretto e del Club.

§ 4       programmi

Questa Commissione deve sviluppare e realizzare proposte relative alle relazioni settimanali presentate dai Soci e da personalità esterne scelte dalla Commissione sulla base di un programma annuale in linea con le attività dl Club.

§ 5       amministrazione del club

Questa Commissione deve svolgere attività inerenti e connesse all’effettivo funzionamento del club.

§ 6       rotary foundation

Questa Commissione deve sviluppare e realizzare progetti volti a sostenere la Rotary Foundation sia tramite contribuzione finanziaria sia tramite la partecipazione al Programma.

§ 7       iniziative giovani

Questa Commissione deve sviluppare e favorire l’inserimento dei giovani meritevoli nello studio universitario e nell’attività lavorativa nonchè i rapporti con i Rotaract ed in particolare con il Rotaract di cui il Club è padrino.

Il Consiglio Direttivo può istituire altre Commissioni laddove ritenute necessarie.

  1. Il Presidente è membro di diritto di tutte le Commissioni e, come tale, gode di tutti i diritti derivanti da detta partecipazione.
  2. Ogni Commissione deve svolgere i propri compiti come previsto dal Regolamento e quelli supplementari eventualmente assegnati dal Presidente o dal Consiglio Direttivo. Tali Commissioni, salvo che siano state investite da parte del Consiglio di particolari poteri, non devono intraprendere azioni se non dopo aver sottoposto una relazione al Consiglio ed averne ricevuto conseguente approvazione.
  3. Ogni Presidente di Commissione è responsabile delle riunioni ordinarie e delle attività della Commissione, deve sovraintenderne e coordinarne il lavoro relazionando il Consiglio Direttivo in merito alle attività.

ARTICOLO X

compiti  delle commissioni

I compiti di ciascuna Commissione devono essere stabiliti e sottoposti alla revisione da parte del Presidente del Club in carica. Nel rendere noti i compiti di ciascuna Commissione il Presidente deve fare riferimento al Code Of Policies e ad altro materiale informativo idoneo che sia disponibile. Nello sviluppare i progetti per l’anno la Commissione incaricata del progetto di service terrà in considerazione l’azione professionale, l’azione interna ed internazionale nonchè l’azione di interesse pubblico.

Ogni Commissione deve avere uno specifico mandato, obiettivi chiaramente definiti e piani d’azione stabiliti all’inizio di ogni anno; la realizzazione degli obiettivi avviene nel corso dell’anno stesso. E’ responsabilità principale del Presidente del Club eletto fornire un’adeguata leadership che dia indicazione alle Commissioni di Club, dare i mandati, gli obiettivi e i progetti da presentare al Consiglio Direttivo prima dell’avvio dell’anno, come sopra accennato.

ARTICOLO XI 

dispensa

A seguito di formale domanda scritta presentata al Consiglio Direttivo, motivata da ragioni oggettive e sufficienti, un Socio può richiedere la dispensa dall’obbligo di partecipare alle riunioni del Club per un determinato periodo di tempo.

Il Consiglio Direttivo qualora ritenga di accordare la richiesta di dispensa, può, con motivate ragioni, anche dispensare il Socio dal pagamento della quota sociale per il periodo richiesto.

ARTICOLO XII 

finanze

§ .1      L’anno finanziario di questo Club decorre dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo.

§ .2      Prima dell’inizio di ogni anno fiscale il Consiglio Direttivo eletto deve preparare un bilancio di previsione relativo alle entrate ed alle uscite per l’anno finanziario di sua competenza. Il preventivo stabilisce il limite delle spese per gli scopi decisi, a meno che diversamente sia disposto dal Consiglio Direttivo.

Il Bilancio deve essere diviso in due parti separate, una relativa al funzionamento ordinario del Club ed una relativa alle attività di service.

§ .3      Il Tesoriere deve depositare tutti i fondi del Club in una banca. La banca deve essere designata dal Consiglio Direttivo. I fondi del Club devono essere considerati come differenziati in due parti distinte: una destinata al funzionamento del Club e l’altra ai progetti di service.

§ .4      Tutti i conti devono essere saldati con assegni o bonifici a firma del Tesoriere previa autorizzazione del Presidente o del Vicepresidente. In casi particolari il Tesoriere può effettuare pagamenti con diverse modalità informandone il Consiglio.

§ .5      Il Consiglio potrà incaricare un esperto contabile per revisionare tutte le operazioni eseguite.

§ .6      Il Presidente avrà il potere di assumere obbligazioni comportanti impegni non superiori a € 2.000,00 singolarmente e non superiori ad € 6.000,00 per anno rotariano. I pagamenti al Distretto, alla Rotary Foundation e le spese relative alle conviviali ordinarie non saranno computati ai fini della determinazione dei suddetti importi.

§ .7      Sono parte integrale del regolamento le clausole previste dall’art. 148, 8° comma del T.U.I.R che di seguito vengono indicate:

a) “divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge”;

b) “obbligo di devolvere il patrimonio dell'ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, al Distretto del Rotary International di appartenenza o ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità”;

c) “si esclude espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e si prevede per gli associati o partecipanti maggiori d'età il diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell'associazione”;

d) ”obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie” e di sottoporlo all’approvazione della assemblea;

e) ”eleggibilità libera degli organi amministrativi, con principio del voto singolo di cui all'articolo 2532, comma 2, del codice civile, la sovranità dell'assemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti; è ammesso il voto per corrispondenza;

f) ”intrasmissibilità della quota o del contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa”.

ARTICOLO XIII

procedura di ammissione al club

§ 1       I criteri di ammissione ed esclusione di soci attivi sono fissati in conformità all’art. 5§2 dello statuto del Rotary International. Il nome di un possibile Socio, proposto da un Socio del Club, deve essere comunicato per iscritto al Consiglio Direttivo, tramite il Segretario. Un Socio che si sia trasferito o un Socio in precedenza appartenente ad un altro Club può essere proposto come Socio attivo anche dal Club di provenienza. La proposta deve essere mantenuta strettamente confidenziale, ad eccezione di quanto qui diversamente disposto.

§ 2       Il Consiglio Direttivo deve assicurare che la candidatura proposta soddisfi tutti i requisiti, anche di categoria, richiesti dallo Statuto.

§ 3       Il Consiglio Direttivo approva o respinge la proposta e notifica al proponente, tramite il Segretario, la decisione assunta.

§ 4       Se la decisione del Consiglio Direttivo è favorevole, il possibile candidato deve essere informato degli obiettivi del Rotary, dei diritti e delle responsabilità che gli derivano dall’appartenere al Club. Il candidato viene poi invitato a firmare la proposta di ammissione e a consentire che il proprio nome e la categoria di appartenenza proposta siano divulgati all’interno del Club.

§ 5       Se entro quindici (15) giorni dalla divulgazione dei dati relativi al nuovo possibile Socio, il Consiglio Direttivo non riceva da alcun Socio una motivata obiezione alla proposta, il candidato viene ammesso al Club dietro pagamento della quota di ammissione (a meno che non si tratti di un Socio onorario o trasferito da altro Club) e della quota sociale stabilite dal regolamento e deve essere considerato Socio a tutti gli effetti.

Qualora fossero avanzate motivate obiezioni il Consiglio Direttivo è chiamato a votare al riguardo in occasione della sua prossima riunione. Se, nonostante le obiezioni, la candidatura viene accettata, il candidato è ammesso al Club dietro pagamento della quota di ammissione (a meno che non si tratti di un Socio onorario o trasferito da altro Club) e della quota sociale e sarà considerato Socio a tutti gli effetti.

§ 6       Dopo l’ammissione, il Presidente del Club deve disporre affinché il nuovo Socio riceva la tessera e il materiale informativo. Inoltre, il Segretario deve trasmettere i dati relativi al nuovo Socio al RI e il Presidente incarica un Socio (preferibilmente il presentatore) di affiancare il nuovo entrato affinché si integri al più presto nel Club, assegnandogli, tra l’altro, un progetto o un incarico.

Il Club può eleggere, in accordo con quanto stabilito dallo Statuto del Rotary Club, soci onorari proposti dal Consiglio Direttivo.

§ 7       Le dimissioni di un socio, dovranno essere presentate al Presidente o al Segretario. In tal caso il socio dimissionario sarà tenuto al pagamento integrale della quota dell’anno rotariano in corso al momento in cui le dimissioni perverranno ad uno dei suddetti destinatari.

ARTICOLO XIV

proposta di decisione

Nessuna proposta di decisione o mozione che vincoli il Club su qualsiasi questione sarà presa in considerazione dal Club se non dopo essere stata esaminata ed approvata dal Consiglio Direttivo.

ARTICOLO XV

ordine del giorno delle riunioni

Convocazione secondo l’ordine del giorno

Presentazione dei Rotariani in visita

Corrispondenza, avvisi e informazioni relative al Rotary

Eventuali relazioni delle commissioni 

Eventuali argomenti non esauriti nella precedente riunione

Eventuali nuovi argomenti 

Relazione in programma

Rinvio

ARTICOLO XVI

emendamenti

Tutti i soci hanno diritto di voto per l’approvazione e la modificazione dello statuto e del regolamento del club. Questo Regolamento può essere modificato in qualsiasi riunione ordinaria a condizione che:

  1. sia presente il quorum pari ad almeno un terzo dei Soci effettivi;
  2. la modifica ottenga il voto favorevole di almeno due terzi di tutti i soci presenti aventi diritto di voto;
  3. la proposta di modifica sia stata inviata per iscritto a ciascun Socio almeno sette giorni prima della riunione;

A questo Regolamento non può essere apportata alcuna modifica o aggiunta che non sia in armonia con lo Statuto del Club, lo Statuto e il Regolamento del Rotary International, nonchè con il Code of Policies.

Art. 1 Definizioni

1. Consiglio: il consiglio direttivo del club.

2. Regolamento: il regolamento del club.

3. Consigliere: un membro del consiglio direttivo.

4. Socio: socio attivo / socia attiva del club.

5. RI: il Rotary International.

6. Club satellite: (se pertinente) potenziale club i cui soci sono anche affiliati a

questo club.

7. Per iscritto: qualsiasi comunicato in grado di fornire una documentazione, a

prescindere dal metodo con cui esso viene trasmesso.

8. Anno: l’anno sociale rotariano che inizia il 1º luglio.

 

Art. 2 Nome

Il nome di questa associazione senza scopo di lucro è Rotary Club Milano Sud (Membro

del Rotary International)

 

Art. 3 Finalità

Le finalità del club sono:

(a) perseguire lo Scopo del Rotary;

(b) realizzare progetti di successo secondo le cinque Vie d’azione;

(c) contribuire ad avanzare il Rotary rafforzandone l’effettivo;

(d) sostenere la Fondazione Rotary;

(e) sviluppare dirigenti oltre il livello di club.

 

Art. 4 Limiti territoriali del club

I limiti territoriali del club sono i seguenti: Area Metropolitana di Milano (Italia) in

condivisione con i club del Distretto 2041.

 

Art. 5 Scopo dell’associazione

Scopo del Rotary è diffondere il valore del servire, motore propulsore di ogni attività. In

particolare, il RI si propone di:

Primo. Sviluppare relazioni amichevoli come opportunità per servire l’interesse

generale.

Secondo. Informare ai principi della più alta rettitudine l’attività imprenditoriale e

professionale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo

sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la

collettività.

Terzo. Orientare l’attività privata, professionale e pubblica di ogni rotariano

secondo l’ideale del servire.

Quarto. Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello

internazionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli

fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite

nel comune proposito e nella volontà di servire.

 

Art. 6 Cinque vie d’azione

Le cinque vie d’azione rappresentano il fondamento teorico e pratico della vita di questo

club.

1. L’Azione interna, prima Via d’azione rotariana, riguarda le attività che ogni socio

deve intraprendere nell’ambito di questo club per assicurarne il buon funzionamento.

2. L’Azione professionale, seconda Via d’azione rotariana, ha lo scopo di

promuovere l’osservanza di elevati princìpi morali nell’esercizio di ogni

professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore

del servire, propulsore ideale di ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul

piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary e a

mettere le proprie competenze professionali a disposizione dei progetti sviluppati

dai club per rispondere alle occorrenze più pressanti della collettività.

3. L’Azione di interesse pubblico, terza Via d’azione rotariana, riguarda le iniziative

intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità

della vita nel comune o nella località in cui si trova il club.

4. L’Azione internazionale, quarta Via d’azione rotariana, comprende le attività

svolte dai soci per promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli,

favorendo l’incontro con persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro

tradizioni, i loro problemi e le loro speranze, attraverso letture e scambi di

corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti

promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi.

5. L’Azione per i giovani, quinta Via d’azione rotariana, riconosce l’impronta

positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo

della leadership, dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali,

e dagli scambi volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le

culture.

 

Art. 7 Riunioni

1 — Riunioni ordinarie.

(a) Giorno e ora. Il club si riunisce una volta alla settimana, nel giorno e all’ora

indicati nel suo regolamento.

(b) Modalità. La partecipazione alle riunioni può avvenire di persona, per telefono,

online, o con un’attività interattiva online. Si considera giorno della riunione

interattiva quello in cui l’attività interattiva verrà postata online.

(c) Cambiamenti. Per validi motivi, il consiglio può rimandare una riunione

ordinaria ad altra data (purché antecedente alla riunione successiva), oppure può

spostarla a un’ora diversa dello stesso giorno o in un luogo diverso da quello

usuale.

(d) Cancellazione. Il consiglio può cancellare una riunione ordinaria per i seguenti

motivi:

(1) se la riunione cade in un giorno di festa o durante la settimana che

comprende una festività;

(2) in caso di decesso di un socio;

(3) in caso di epidemie o disastri che colpiscono l’intera comunità;

(4) in caso di eventi bellici nella comunità.

Il consiglio può cancellare sino a un massimo di quattro riunioni ordinarie

all’anno per cause diverse da quelle sopra elencate, con un limite massimo di tre

cancellazioni consecutive.

(e) Riunione del club satellite (se pertinente). Se previsto dal regolamento, il club

satellite si riunisce una volta alla settimana nel giorno, all'ora e nella sede stabiliti

dai suoi soci. La data, l’ora e la sede delle riunioni possono essere modificate

secondo quanto stabilito al comma 1(c) di questo articolo; e possono essere

cancellate per le ragioni enumerate al comma 1(d). Per le votazioni si devono

seguire le procedure previste dal regolamento.

(f) Eccezioni. Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con

le suddette disposizioni. Il club deve comunque riunirsi almeno due volte al mese.

2 — Assemblea annuale.

(a) Il regolamento stabilisce che l’assemblea annuale per l’elezione dei dirigenti e la

presentazione del rendiconto finanziario semestrale, comprensivo delle entrate e

delle spese relative all’anno corrente e a quello precedente, avvenga prima del 31

dicembre.

(b) L'assemblea annuale del club satellite indetta allo scopo di eleggere i suoi

dirigenti deve svolgersi prima del 31 dicembre.

3 — Riunioni del consiglio direttivo. Il verbale della riunione deve essere messo a

disposizione dei soci entro 60 giorni dalla conclusione di ogni riunione del consiglio.

 

Art. 8 Effettivo

1 — Requisiti generali. Il club si compone di persone adulte che dimostrano buon

carattere, integrità e leadership, che godono di buona reputazione in ambito imprenditoriale, professionale o nella comunità, e che sono disposte mettersi al servizio

della propria comunità e/o del mondo.

2 — Tipi di affiliazione. Il club ha due tipi di soci: attivi e onorari. Può offrire anche altri

tipi di affiliazione come previsto al comma 7 del presente articolo; questi soci dovranno

essere riportati al RI come soci attivi oppure onorari.

3 — Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo del club chi sia in possesso dei

requisiti indicati nell’articolo 5, comma 2 dello statuto del RI.

4 — Affiliazione al club satellite. I soci del club satellite sono affiliati anche al club

patrocinante sino al momento in cui il satellite non venga riconosciuto quale Rotary club

dal Rotary International.

5 — Divieto di doppia affiliazione. Ai soci attivi del club non è consentito essere

simultaneamente:

(a) soci di questo e di un altro club, fatta eccezione per il satellite di questo club;

(b) soci onorari di questo club.

6 — Soci onorari. Il club può ammettere soci onorari per la durata stabilita dal suo

consiglio direttivo. I soci onorari:

(a) sono esenti dal pagamento delle quote sociali;

(b) non hanno diritto di voto;

(c) non possono ricoprire cariche all’interno del club;

(d) non rappresentano alcuna classifica professionale;

(e) hanno il diritto di partecipare a tutte le riunioni e di godere di tutti gli altri

privilegi di questo club, ma non di altri Rotary club; l’unico privilegio di cui

godono presso un altro club è quello di poterlo visitare senza essere ospiti di un

rotariano.

7 — Eccezioni. Il regolamento del club può includere norme e requisiti che non siano

conformi ai commi 2 e 4-6 del presente articolo.

 

Art. 9 Composizione dell’effettivo

1 — Provvedimenti generali. Ogni socio appartiene a una categoria in base alla sua

attività professionale, imprenditoriale, lavorativa o di servizio alla comunità. La

categoria descrive l’attività principale e riconosciuta del socio o dell’impresa, società o

ente di cui fa parte. Il consiglio direttivo può rettificare la categoria di appartenenza di

un socio se questi cambia titolo, professione o occupazione.

2 — Diversità. L’effettivo del club deve essere uno spaccato rappresentativo delle

imprese, professioni e organizzazioni civiche presenti sul suo territorio nonché della

diversità demografica locale in termini di età, genere ed etnie.

 

Art. 10 Assiduità

1 — Provvedimenti generali. Ogni socio è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie

del club, o del club satellite; deve inoltre impegnarsi nei progetti e in altri eventi ed

attività promossi dal club. Un socio è considerato presente a una riunione ordinaria:

(a) se vi partecipa di persona, per telefono o online per almeno il 60% della sua

durata;

(b) se dovendo assentarsi improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra in

maniera soddisfacente che l’assenza era dovuta a motivi validi;

(c) se partecipa online alla riunione ordinaria o a un’attività interattiva postata sul

sito web del club entro una settimana dalla data in cui l’informazione è stata

postata; oppure

(d) se il socio recupera l’assenza entro lo stesso anno, in uno dei seguenti modi:

(1) partecipa alla riunione ordinaria di un altro club, del club satellite di un

altro club o di un club provvisorio per almeno il 60% della riunione;

(2) si presenta all’ora e nel luogo in cui avvengono di consueto le riunioni di un

altro club, o del club satellite di un altro club, con l’intenzione di

parteciparvi, ma la riunione non ha luogo;

(3) partecipa a un progetto del club, o a un evento o incontro sponsorizzato dal

club e autorizzato dal suo consiglio;

(4) partecipa a una riunione del consiglio o, se autorizzato dal medesimo, alla

riunione di una commissione di cui il socio fa parte;

(5) partecipa tramite il sito web di un club a una riunione o attività interattiva

online;

(6) partecipa alla riunione ordinaria di un club Rotaract o Interact, di un

Gruppo Community Rotary o di un Circolo Rotary, siano essi stabiliti o

provvisori;

(7) partecipa a una convention del RI, al Consiglio di Legislazione, a

un’assemblea internazionale, a un Istituto Rotary o a qualsiasi riunione

convocata con l’approvazione del Consiglio centrale o del presidente del RI;

a un congresso multizona, alla riunione di una commissione del RI, a un

congresso distrettuale o a un’assemblea di formazione distrettuale, a una

qualsiasi riunione distrettuale convocata dal Consiglio centrale, alla

riunione di una commissione distrettuale convocata dal governatore, o a una

riunione intracittadina dei Rotary club regolarmente annunciata.

2 — Assenze prolungate per trasferte di lavoro. Il socio che si trovi in trasferta dal

Paese in cui risiede per un periodo di tempo prolungato può partecipare alle riunioni di

un club locale, a seguito di accordo fra quest’ultimo e il proprio club.

3 — Assenze dovute ad altre attività rotariane. Il socio è esonerato dall’obbligo di

recupero se al momento della riunione si trova:

(a) in viaggio verso o da una delle riunioni di cui al sottocomma (1) (d) (7);

(b) in servizio come dirigente del RI, membro di una commissione del RI o amministratore della Fondazione Rotary;

(c) in servizio come rappresentante speciale del governatore in occasione della

formazione di un nuovo club;

(d) in viaggio per questioni rotariane, in rappresentanza del RI;

(e) direttamente e attivamente impegnato in un progetto sponsorizzato dal distretto,

dal RI o dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista la

possibilità di compensare l’assenza; o

(f) impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate dal consiglio, che non

consentano la partecipazione alla riunione.

4 — Assenze dei dirigenti del RI. L’assenza è giustificata se il socio è dirigente in carica del RI o partner rotariano di un dirigente in carica del RI.

5 — Assenze giustificate. L’assenza di un socio si considera giustificata:

(a) se viene approvata dal consiglio per motivi che considera validi e sufficienti. Le

assenze giustificate non devono protrarsi per più di 12 mesi; questo limite può

tuttavia essere prorogato dal consiglio se l’assenza è dovuta a ragioni mediche o

in seguito alla nascita, adozione o affidamento di un bambino;

(b) se il socio è rotariano da almeno 20 anni; la sua età e i suoi anni di affiliazione a

uno o più club, sommati tra loro, equivalgono a un minimo di 85 anni; e il socio

ha richiesto per iscritto al segretario del club l’esenzione dalla frequenza.

6 — Registri delle presenze. Se il socio le cui assenze siano giustificate ai sensi del

sottocomma 5(a) del presente articolo non frequenta una riunione, né il socio né la sua

assenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del club. Se il socio le cui

assenze siano giustificate in base a quanto indicato al comma 4 o al sottocomma 5(b) del

presente articolo frequenta una riunione del club, sia il socio sia la sua presenza sono

considerati ai fini del computo dei soci e delle presenze del club.

7 — Eccezioni. Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con le

suddette disposizioni.

 

Art. 11 Consiglieri, dirigenti e commissioni

1 — Organo direttivo. L’organo direttivo del club è il consiglio direttivo, costituito e

composto in conformità al regolamento del club.

2 — Autorità. L’autorità del consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e,

se ha motivi validi, può dichiarare vacante una carica.

3 — Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in merito a qualsiasi aspetto

dell’attività del club hanno carattere definitivo e sono soggette solo ad appello al club.

Tuttavia, nel caso in cui il consiglio decida di cessare l’affiliazione di un socio,

l’interessato può, conformemente all’articolo 13, comma 6, fare appello al club,

richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, la

decisione del consiglio può essere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a

una riunione ordinaria indicata dal consiglio, purché sia presente il numero legale dei partecipanti e purché la notifica dell’appello sia stata inviata dal segretario a ogni socio

del club almeno cinque giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del

club ha valore definitivo.

4 — Dirigenti. Sono dirigenti del club, facenti parte del consiglio direttivo, il presidente,

il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario e il tesoriere, ed eventualmente

uno o più vicepresidenti. Fra i dirigenti può essere incluso anche il prefetto, che può

essere componente del consiglio direttivo se previsto dal regolamento. I dirigenti

devono essere soci in regola del club e sono tenuti a partecipare regolarmente alle

riunioni del club satellite.

5 — Elezione dei dirigenti.

(a) Mandato dei dirigenti (presidente escluso). I dirigenti sono eletti in base a

quanto stabilito dal regolamento del club; tranne il presidente, entrano in carica

il 1° luglio immediatamente successivo alla loro elezione e restano in carica per la

durata del loro mandato, o fino all’elezione e all’insediamento dei loro successori.

(b) Mandato presidenziale. Il presidente nominato viene eletto in base a quanto

stabilito dal regolamento del club, almeno diciotto (18) mesi ma non più di due

anni prima del giorno in cui entrerà in carica come presidente. Il presidente

nominato assume l’incarico di presidente eletto il 1° luglio dell’anno

immediatamente precedente a quello per cui è stato eletto presidente. Il mandato

presidenziale inizia il 1° luglio e ha durata annuale, rinnovabile per un massimo di un anno se non è stato eletto un successore.

(c) Requisiti del presidente. Il candidato alla presidenza deve essere stato socio del

club per almeno un anno prima della nomina a tale incarico, a meno che il

governatore non ritenga sufficiente un periodo inferiore. Il presidente eletto deve

partecipare al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea di

formazione, a meno che non ne sia dispensato dal governatore eletto; in tal caso,

il presidente eletto deve inviare in sua vece un rappresentante del club. Il

presidente eletto che non partecipi alle suddette riunioni formative senza aver

ottenuto la dispensa dal governatore eletto o che, avendo ottenuto la dispensa,

non invia un socio che lo rappresenti non può essere presidente del club. In

questo caso, il presidente in carica prosegue il suo mandato sino all’elezione di un

successore che abbia partecipato alle suddette riunioni o che abbia ricevuto una

formazione ritenuta sufficiente dal governatore eletto.

6 — Gestione dei club satellite.

(a) Supervisione. Il club monitora e sostiene il proprio club satellite nella misura

ritenuta opportuna dal consiglio.

(b) Consiglio direttivo del club satellite. Il club satellite elegge annualmente tra i suoi

soci il proprio consiglio direttivo a cui viene affidata l'amministrazione ordinaria.

Il consiglio è composto dai dirigenti del club satellite e da quattro-sei altri soci,

secondo quanto previsto dal regolamento. La massima carica del club satellite è il

presidente del consiglio; sono altri dirigenti il presidente uscente, il presidente

eletto, il segretario e il tesoriere. Nell'occuparsi dell’amministrazione ordinaria

del club satellite e delle sue altre attività, il consiglio opera in conformità con le

norme, i requisiti, le procedure e gli obiettivi del Rotary e sotto la guida di questo Rotary club, sul quale o nell'ambito del quale non ha alcuna autorità.

(c) Procedure di rendicontazione del club satellite. Il club satellite deve consegnare

ogni anno, al presidente e al consiglio direttivo di questo Rotary club, un

resoconto sull’effettivo, sulle attività e sui programmi svolti, accompagnato dal

bilancio d’esercizio e dalla relazione annuale sottoposti a controllo o revisione

contabile, in modo che tale documentazione possa essere inclusa nel rendiconto

presentato annualmente da questo Rotary club ai suoi soci. Al club satellite

potranno essere richiesti altri rapporti se il club patrocinante lo riterrà

necessario.

7 — Commissioni. Il club deve avere le seguenti commissioni:

(a) Amministrazione del club

(b) Effettivo

(c) Immagine pubblica

(d) Fondazione Rotary

(e) Progetti

Se necessario, il consiglio o il presidente possono nominare altre commissioni.

 

Art. 12 Quote sociali

Ogni socio è tenuto a pagare una quota sociale annuale, come stabilito dal regolamento.

 

Art. 13 Durata dell’affiliazione

1 — Durata. L’affiliazione al club dura fintanto che esiste il club, salvo cessazione

secondo le disposizioni che seguono.

2 — Cessazione automatica.

(a) Eccezioni. Un socio cessa automaticamente di far parte del club quando non

soddisfa più i requisiti di appartenenza. Se tuttavia il socio che si trasferisce fuori

dalla località in cui ha sede il club continua a soddisfare i requisiti di

appartenenza al club, il consiglio può:

(1) Concedere al socio il permesso di mantenere l’affiliazione; o

(2) Concedere un permesso speciale non superiore a un anno, per consentirgli

di visitare un club nella località in cui si trasferisce e di farsi conoscere dai

soci.

(b) Riammissione. Un socio in regola la cui affiliazione cessi per uno dei motivi

esposti alla lettera (a) può presentare domanda di riammissione, mantenendo la

stessa categoria a cui apparteneva in precedenza o richiedendone una nuova.

(c) Cessazione dell’affiliazione come socio onorario. Un socio onorario cessa

automaticamente di essere tale al termine del periodo stabilito dal consiglio. Il consiglio può estendere detto periodo, come può anche revocare l’affiliazione

onoraria in qualsiasi momento.

3 — Cessazione per morosità.

(a) Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute entro i 30 giorni

successivi alla scadenza è invitato a versarle dal segretario mediante un sollecito

scritto. Se il pagamento non avviene entro 10 giorni dalla data del sollecito, il

consiglio può, a propria discrezione, revocare l’affiliazione del socio.

(b) Riammissione. Il consiglio può riammettere un socio che abbia perso

l’affiliazione al club, previa domanda e pagamento di tutte le somme dovute.

4 — Cessazione per assenza abituale.

(a) Percentuali di assiduità. Un socio deve:

(1) partecipare (o recuperare l’assenza) ad almeno il 50% delle riunioni

ordinarie del club o del club satellite; impegnarsi in progetti, attività ed

eventi promossi dal club per un minimo di 12 ore in ciascun semestre, o

raggiungere una combinazione equilibrata di queste due forme di

partecipazione; e

(2) partecipare ad almeno il 30% delle riunioni ordinarie del club o del club

satellite o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club in

ciascun semestre (ne sono esonerati gli assistenti del governatore, secondo

la definizione del Consiglio centrale del RI).

I soci che non soddisfano questi requisiti possono perdere l’affiliazione al club a

meno che non siano dispensati dal consiglio per validi motivi.

(b) Assenze consecutive. Un socio che risulti assente a quattro riunioni consecutive

(senza recuperarle) e che non sia dispensato dal consiglio per validi motivi o in

base a quanto stabilito all’articolo 10, commi 4 o 5, deve essere informato dal

consiglio che la sua assenza può essere interpretata come rinuncia all’affiliazione

al club. Dopodiché il consiglio può, a maggioranza, revocare l’affiliazione.

(c) Eccezioni. Il regolamento del club può includere disposizioni non in conformità

con l’art. 13, comma 4.

5 — Cessazione per altri motivi.

(a) Giusta causa. Il consiglio può, a una riunione convocata per l’occasione, revocare

l’affiliazione di qualsiasi socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per

l’appartenenza al club, o per altri validi motivi, mediante il voto di almeno due

terzi dei suoi membri presenti e votanti. I principi guida di tale riunione sono

delineati nell’art. 8, comma 1, nella Prova delle quattro domande e negli elevati

standard etici che ogni rotariano si impegna a mantenere.

(b) Preavviso. Prima dell’intervento indicato alla lettera (a) del presente comma, il

consiglio deve inviare al socio un preavviso scritto di almeno 10 giorni, dandogli

la possibilità di rispondere per iscritto. Il preavviso va recapitato di persona o

mediante raccomandata all’ultimo indirizzo noto del socio. Il socio ha il diritto di

esporre di persona le proprie ragioni davanti al consiglio.

6 — Diritto di appello; ricorso alla mediazione o all’arbitrato.

(a) Preavviso. Entro sette giorni dalla decisione del consiglio di revocare l’affiliazione, il segretario deve inviare al socio la comunicazione scritta della

decisione. Il socio ha quindi 14 giorni per comunicare per iscritto al segretario la

propria intenzione di appellarsi al club o di richiedere una mediazione o un

intervento arbitrale ai sensi dell’articolo 17.

(b) Appello. In caso di appello, il consiglio decide la data della riunione ordinaria del

club in cui questo va discusso, riunione che deve tenersi entro 21 giorni dalla

notifica dell’appello. Ogni socio deve essere informato per iscritto dell’argomento

specifico della riunione con un preavviso di almeno 5 giorni. Alla riunione sono

ammessi solo i soci del club. La decisione del club ha valore definitivo e non è

soggetta ad arbitrato.

7 — Decisioni del consiglio. La decisione del consiglio diventa definitiva in mancanza di

appello al club o di richiesta di arbitrato.

8 — Dimissioni. Le dimissioni di un socio dal club devono essere comunicate per iscritto

al presidente o al segretario, e sono accettate dal consiglio a condizione che il socio sia in

regola con il pagamento delle somme spettanti al club.

9 — Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un socio che cessi, per qualsiasi

motivo, di appartenere al club, perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al

club qualora, in conformità con le leggi locali, l’affiliazione al club comporti per i soci

l’acquisizione di diritti sui fondi o su altri beni appartenenti al club.

10 — Sospensione dal club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista in

questo statuto, se il consiglio ritiene che:

(a) al socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle disposizioni dello

statuto o di comportamento scorretto o tale da nuocere agli interessi del club;

(b) le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di revoca dell’affiliazione;

(c) sia auspicabile comunque attendere la conclusione di un procedimento o evento

giudicato indispensabile dal consiglio prima che si possa deliberare in merito alla

revoca dell’affiliazione;

(d) sia nell’interesse del club che il socio venga sospeso temporaneamente, senza

alcuna votazione in merito alla sua affiliazione, dalle riunioni e altre attività del

club e da eventuali incarichi direttivi all’interno del club;

il consiglio può, con i due terzi dei voti favorevoli, sospendere temporaneamente il

socio per un periodo ragionevole di tempo, che non superi i 90 giorni, alle condizioni

che il consiglio stesso ritiene necessarie. Il socio sospeso può presentare appello contro

la sospensione, o ricorrere alla mediazione o all’arbitrato, secondo quanto previsto al

comma 6 di questo articolo. Durante la sospensione, il socio è esonerato

temporaneamente dall’obbligo di frequenza alle riunioni. Prima che finisca il periodo

di sospensione, il consiglio deve o procedere con la revoca dell’affiliazione, o

reintegrare il rotariano sospeso al suo stato regolare.

 

Art. 14 Affari locali, nazionali e internazionali

1 — Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e

del mondo può essere oggetto di discussione, aperta e informata, alle riunioni del club.

Il club, tuttavia, non deve esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche

controverse.

2 — Neutralità. Il club non appoggia o raccomanda candidati a cariche pubbliche, né

discute durante le sue riunioni i meriti o i demeriti di tali candidati.

3 — Apoliticità.

(a) Risoluzioni e prese di posizione. Il club non può adottare né diffondere

risoluzioni o prese di posizione, né prendere iniziative in merito a questioni o

problemi internazionali di natura politica.

(b) Appelli. Il club non può rivolgere appelli a club, popoli o governi, né diffondere

lettere, discorsi o programmi per la risoluzione di problemi internazionali

specifici di natura politica.

4 — Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana in cui ricorre l’anniversario

della fondazione del Rotary (il 23 febbraio) è stata designata Settimana della pace e della

comprensione mondiale. Durante questa settimana, il club festeggia il servizio reso dal

Rotary, riflette sui risultati conseguiti in passato e si concentra sui programmi intesi a

promuovere la pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità e nel resto del

mondo.

 

Art. 15 Riviste rotariane

1 — Abbonamento obbligatorio. A meno che il club non sia stato dispensato dal

Consiglio centrale, ogni socio deve abbonarsi alla rivista ufficiale del Rotary

International o a una rivista rotariana approvata e prescritta per il club dal Consiglio

centrale. Due rotariani residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico

abbonamento. L’abbonamento va pagato, per l’intera durata dell’affiliazione al club,

entro le date stabilite dal consiglio per il pagamento delle quote pro-capite.

2 — Riscossione. Il club ha il compito di riscuotere gli importi relativi agli abbonamenti

anticipati dei soci e di trasmetterli al RI o all’ufficio della pubblicazione rotariana

regionale, in base a quanto stabilito dal Consiglio centrale.

 

Art. 16 Accettazione dello scopo e osservanza dello statuto e del

regolamento

Il socio ha diritto ai privilegi del club solamente dietro il pagamento delle quote sociali,

pagamento che comporta l’accettazione dei principi del Rotary, quali sono espressi nello

scopo dell’associazione, nonché l’impegno ad osservare lo statuto e il regolamento di

questo club e a esserne vincolato. Nessun socio può essere dispensato dall’osservanza

dello statuto e del regolamento indipendentemente dal fatto di averne ricevuta copia.

12

 

Art. 17 Arbitrato e mediazione

1 — Controversie. Fatta eccezione per le controversie aventi a oggetto le delibere del

consiglio, qualsiasi altra controversia sorta tra un socio o un ex socio e il club, qualsiasi

suo dirigente o il consiglio deve – su richiesta presentata al segretario da una delle parti

– essere deferita a un mediatore o a un collegio arbitrale.

2 — Data per lo svolgimento della mediazione o dell’arbitrato. Il consiglio, dopo aver

sentito le parti interessate, deve fissare la data della mediazione o dell’arbitrato entro 21

giorni dalla ricezione della richiesta.

3 — Mediazione. La mediazione deve svolgersi secondo una procedura:

(a) riconosciuta da un ente competente avente giurisdizione nazionale o regionale; o

(b) raccomandata da un organo di mediazione che vanti esperienza in mediazione di

controversie; o

(c) raccomandata dalle linee guida del Consiglio centrale del RI o del Consiglio di

amministrazione della Fondazione Rotary.

Il mediatore deve essere socio di un club. Il club può richiedere al governatore o a un

suo rappresentante di nominare un mediatore che abbia le capacità e l’esperienza

necessarie.

(a) Esiti della mediazione. Le decisioni convenute dalle parti durante la mediazione

sono trascritte in un documento che deve essere consegnato alle parti, al

mediatore o ai mediatori e al consiglio. Una dichiarazione riepilogativa

accettabile alle parti deve essere preparata per informare il club. Ciascuna delle

parti può richiedere – attraverso il presidente del club o il segretario – ulteriori incontri di mediazione se una delle parti si allontana in modo significativo

dall’accordo raggiunto.

(b) Fallimento della mediazione. Se la mediazione non riesce, le parti possono

chiedere l’arbitrato secondo quanto indicato dal comma 1 del presente articolo.

4 — Arbitrato. In caso di arbitrato, ognuna delle due parti nomina un arbitro e gli

arbitri nominano il presidente del collegio arbitrale; gli arbitri e il presidente del collegio

arbitrale devono essere rotariani.

5 — Decisione arbitrale. La decisione presa dagli arbitri o, in caso di disaccordo, dal

presidente del collegio arbitrale, è definitiva, vincolante e incontestabile.

 

Art. 18 Regolamento

Il regolamento del club deve essere conforme allo statuto e al regolamento del RI, al

regolamento interno dell’unità amministrativa locale laddove stabilita dal RI, e al

presente statuto. Il regolamento può incorporare provvedimenti supplementari e può

essere emendato secondo le disposizioni in esso contenute.

 

Art. 19 Emendamenti

1 — Modalità. Salvo per quanto stabilito al successivo comma 2, il presente statuto può

essere emendato solo dal Consiglio di Legislazione con voto di maggioranza.

2 — Emendamento degli articoli 2 e 4. Gli articoli 2 (Nome) e 4 (Limiti territoriali) del

presente statuto possono essere emendati in qualunque riunione ordinaria del club, alla

quale sia presente il numero legale, mediante voto favorevole dei due terzi dei soci

aventi diritto al voto. La proposta di emendamento deve essere comunicata per iscritto a

tutti i soci e al governatore almeno 21 giorni prima della riunione. L’emendamento deve

essere sottoposto all’approvazione del Consiglio centrale del RI ed entra in vigore solo

dopo tale approvazione. Il governatore può presentare al Consiglio centrale del RI la

propria opinione in merito alla modifica proposta.

Anno Rotariano 2021-22

Amministrazione: Gilberto Ricci 

Effettivo: Giuseppe Pavia

Azione Giovanile: Sandro De Silvestri

Progetti: Paolo Timoni

Pubblica Immagine: Luigi Gallazzini

Rotary Foundation: Liliana Margherita Poggio

Azione Internazionale: Andrea Paramithiotti

Azione Professionale: Luigi Gallazzini

Digitalizzazione: Andrea Paramithiotti

Formazione: Liliana Margherita Poggio

 

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