Obiettivo è accompagnare le donne interessate in un percorso di acquisizione di libertà e autonomia, attraverso quattro tappe: la formazione professionalizzante, la ricerca attiva di un lavoro, consapevolezza di tutti gli strumenti utili per la gestione della vita quotidiana, tutela legale
ROTARY PER LE DONNE: I BISOGNI CHE IL COVID HA AMPLIATO Obiettivo dell’intervento Rotary è accompagnare le donne interessate in un percorso di acquisizione di libertà e autonomia, attraverso quattro tappe: • la formazione professionalizzante • la ricerca attiva di un lavoro • la consapevolezza di tutti gli strumenti utili per la gestione della vita quotidiana. • tutela legale Il progetto, nato da un’idea del R.C. Milano Aquileia, vede coinvolti altri club del nostro distretto 2041 e precisamente l’R.C. Sempione e il R.C. Milano Sud. L’intervento vedrà un coinvolgimento attivo dei soci che metteranno a disposizione tempo e competenze, oltre a un contributo economico da parte dei club coinvolti. Da un punto di vista operativo, pensiamo di incominciare con un raccordo con i principali enti regionali di formazione professionalizzante, per rappresentare il progetto e capire, fra le varie offerte formative, quelle che potrebbero essere in linea. Stiamo anche pensando ad un contatto diretto con alcune aziende per portarle sul progetto e far organizzare corsi di formazione che prevedano uno stage finale finalizzato all’assunzione; è però un’idea che richiederà dei tempi più lunghi per la sua realizzazione. In parallelo creeremo un team di soci ( 1 o 2 per club al massimo) che faranno da tutor nel percorso alle varie assistite, raccordandosi con il referente di progetto del Club di appartenenza. Questo perché le donne assistite devono, a nostro avviso, trovare un accompagnamento “accogliente” e personalizzato, che le tuteli e stimoli nelle diverse tappe del percorso, cercando di accedere a percorsi di formazione più vicini al loro pregresso e ai loro eventuali “vincoli” ( figli minori a carico per esempio). Solo dopo la presa in carico da parte del tutor ( primo colloquio oltre all’ acquisizione di tutte le informazioni utili da parte di Casa Amica), la donna assistita verrà informata delle possibilità di formazione professionalizzante più adeguate e verrà aiutata e avviata nella scelta. La formazione tecnica, dovrà assolutamente essere integrata con due percorsi paralleli, che riteniamo indispensabili per arrivare a una adeguata consapevolezza del sé e della propria possibilità di autonomia: . percorso di avviamento al lavoro, inteso come la partecipazione a un corso, totalmente a carico Rotary, relativo alle modalità di ricerca del lavoro stesso ( stesura cv, invio oltre ad esercizi pratici sul colloquio di selezione) , alle principali tipologie di contratti e alle possibilità di inquadramento e di retribuzione, oltre a nozioni più generali di diritto del lavoro. Si prevedono almeno 4 incontri oltre a esercitazioni pratiche con il tutor. . percorso di “economia domestica” inteso come partecipazione a un corso, totalmente a carico Rotary, relativo a come affrontare i costi della vita quotidiana, alla corretta gestione del denaro (si citano, solo a titolo di esempio, apertura di un conto corrente, ricerca di un alloggio con tutte le attività connesse, nonché aspetti legati al contratto) Si prevedono almeno 3 incontri. Una volta compiuto il percorso, l’assistita verrà coadiuvata nella ricerca attiva del lavoro dal tutor di riferimento; laddove possibile, i club inviteranno i soci a contattare aziende o realtà che possano essere ricettive rispetto a queste professionalità. Ovviamente, per dovere di chiarezza, non possiamo assolutamente garantire che il Rotary procuri posti di lavoro ma sicuramente potrà attivare qualche canale. Il termine ultimo della nostra presa in carico sarà il superamento del periodo di prova lavorativo. Quello della Tutela legale è un ulteriore obiettivo che il Rotary si pone e che si integra nel percorso di acquisizione di libertà ed autonomia: una volta vinta la paura per se stesse e per i propri figli, la vergogna, e molto spesso il senso di confusione e smarrimento che seguono la violenza subita, riteniamo sia indispensabile che venga garantita alle donne una adeguata tutela legale. Queste persone che, con grande coraggio, decidono di intraprendere il difficile percorso di uscita dalla violenza, fisica o psicologica e decidono di denunciare i propri compagni o di separarsi, hanno la necessità di acquisire consapevolezza sui propri diritti e sulle possibili azioni da intraprendere in sede civile o penale. Anche la valutazione degli effetti e delle conseguenze che le loro decisioni produrranno sui figli (che hanno subito anche essi maltrattamenti o che hanno assistito agli episodi di violenza) è un aspetto estremamente delicato che richiede sensibilità ma anche un adeguato supporto legale.
Progetto di rigenerazione della biblioteca dell’Istituto Kandinsky “La biblioteca come spazio polifunzionale aperto al quartiere”
rendere la biblioteca un luogo attrattivo per i ragazzi e per i docenti. In collaborazione con la Biblioteca Chiesa Rossa, con cui esiste già un accordo, e con Book City Milano (Progetto “La lettura intorno”) possiamo renderla uno spazio aperto al territorio come punto prestito bibliotecario del Comune di Milano e come luogo di promozione e di incontri culturali. Servono pochi interventi innovativi e funzionali per facilitare la consultazione dei libri e rendere nuovamente la biblioteca un luogo di riferimento per gli studenti e per il territorio; un luogo piacevole, familiare, confortevole e polifunzionale. Vorremmo che la biblioteca divenisse uno spazio aperto ad attività didattiche, ludiche, laboratoriali, ricreative e formative, e un un luogo per i progetti di inclusione.
ARTICOLO I
definizioni
Se il contesto non richiede altrimenti i termini di questo articolo così come sono usati in questo Regolamento hanno il seguente significato:
5. Numero legale: un terzo dei soci; per il consiglio direttivo, la maggioranza dei membri
ARTICOLO II
Il Corpo Dirigente di questo Club sarà il Consiglio costituito da 8 membri del Consiglio Direttivo eletti secondo quanto previsto dall’art. 3 di questo Regolamento e il Presidente, il Vice Presidente, il Presidente Eletto, il Segretario, il Tesoriere, nonchè l’ultimo Presidente precedentemente in carica.
ARTICOLO III
elezione del corpo dirigente
Ad una riunione ordinaria, da tenersi un mese prima della riunione indetta per l’elezione del Presidente e dei componenti del Consiglio Direttivo, il Presidente della riunione medesima invita soci presenti a designare i candidati a comporre il futuro Consiglio Direttivo.
Le designazioni dei componenti del Consiglio Direttivo, nel numero di 8 possono essere presentate da un’apposita commissione oppure dai Soci del Club presenti alla riunione, oppure autonomamente da entrambi. Il candidato Presidente ed i candidati designati per il Consiglio Direttivo sono iscritti in ordine alfabetico su schede differenziate una per la nomina a Presidente e l’altra per la nomina a componenti del Consiglio che possono essere raggruppati in liste e sottoposti al voto dell’Assemblea annuale dei Soci.
Alla carica di Consigliere risulteranno eletti coloro che avranno raccolto la maggioranza dei voti espressi.
Il Presidente scelto attraverso il voto dell’assemblea entra a far parte del Consiglio Direttivo in qualità di Presidente eletto nell’anno decorrente dal 1° luglio immediatamente successivo alla sua elezione a Presidente ed assume l’ufficio di presidenza il 1° luglio immediatamente successivo all’anno in cui egli è stato membro del Consiglio Direttivo in qualità di presidente eletto.
Se il Segretario ed il Tesoriere eletti in questa riunione non sono membri del Consiglio Direttivo, essi ne diventano membri d’ufficio nell’annata per la quale sono stati eletti alla loro carica, con le responsabilità e le funzioni inerenti all’appartenenza al Consiglio secondo quanto stabilirà il Consiglio stesso. Il Prefetto, se prescelto al di fuori del Consiglio, deve comunque partecipare alle Riunioni senza diritto di voto.
ARTICOLO IV
Il consiglio direttivo
L’organo amministrativo del Club è costituito dal Consiglio Direttivo eletto in conformità all’art. III di questo Regolamento, e deve intendersi integrato dalla persona del Presidente eletto. Qualora venga meno uno, o più, componenti del Direttivo, verranno chiamati alla sostituzione i Soci che nella elezione di detto Consiglio hanno ottenuto il maggior numeri dei suffragi.
I deliberati del Consiglio sono assunti a maggioranza semplice; nel caso di parità prevale il voto del Presidente.
ARTICOLO V
mansioni del presidente, del vicepresidente, del segretario, del tesoriere e del prefetto
ARTICOLO VI
riunioni
§ 1 riunione annuale
La riunione annuale del Club sarà tenuta nel mese di novembre di ogni anno, salvo diverso motivato deliberato del Consiglio; in detta occasione vengono eletti il Presidente ed i Consiglieri per l’anno successivo.
In ogni caso la riunione annuale per l’elezione del Presidente e dei Componenti del Consiglio deve tenersi entro il 31 dicembre di ogni anno.
§ 2 riunioni settimanali
Le riunioni ordinarie settimanali del Club si tengono nel giorno di lunedì, alle ore 20.00, salvo diverso deliberato del Consiglio, comunicato tempestivamente ai Soci.
Ogni Socio che sia in regola, ad eccezione dei Soci onorari (o di quelli dispensati secondo quanto stabilito dallo Statuto) viene considerato come presente o assente, così come previsto dallo Statuto stesso.
§ 3 quorum costitutivo delle riunioni
Il quorum del Club costitutivo per la riunione annuale e per le riunioni in cui debbano essere assunte delle deliberazioni è rappresentato da un terzo dei Soci attivi.
§ 4 riunioni del consiglio direttivo
Le riunioni ordinarie del Consiglio Direttivo si tengono almeno una volta al mese nella serata del lunedì ad orario precedente la riunione dei Soci del Club.
Le riunioni straordinarie devono essere convocate dal Presidente, in tempo utile, ogni qual volta lo ritenga necessario, ovvero su richiesta di due componenti del Consiglio.
§ 5 validità delle riunioni del consiglio direttivo
Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide se tenute, a seguito di regolare comunicazione, alla presenza della maggioranza del Componenti del Consiglio stesso.
§ 6 INFORMAZIONE AI SOCI
Le convocazioni delle assemblee e le delibere assembleari sono portate a conoscenza di tutti i soci con forme idonee (fax, e-mail, posta raccomandata).
ARTICOLO VII
quota di ammissione e quota sociale
§ 1 quota d’ammissione
La quota di ammissione si applica solamente ai candidati con età superiore a 35 anni.
L’ammontare della quota di ammissione è deliberata dal Consiglio Direttivo e deve essere corrisposta prima che il candidato sia qualificato come Socio.
§ 2 quota sociale
La quota sociale annuale (comprendente le quote individuali destinate al Rotary International, l’abbonamento annuale alla Rivista ufficiale del R.I., le quote individuali destinate al Distretto, i contributi al club e altri eventuali contributi individuali richiesti dal RI o dal Distretto) è del pari deliberata dal Consiglio Direttivo ed è pagabile in due rate semestrali, rispettivamente con scadenze il 1° luglio ed il 1° gennaio di ogni anno.
ARTICOLO VIII
sistema di votazione
Le questioni riguardanti il Club devono essere trattate oralmente, ad eccezione dell’elezione del Presidente e dei Componenti del Consiglio, la cui nomina deve avvenire con voto segreto.
Il Consiglio Direttivo, peraltro, può decidere che una specifica delibera venga assunta tramite scrutinio segreto.
ARTICOLO IX
commissioni
Il Presidente, sentito il Consiglio Direttivo, nomina le seguenti commissioni permanenti ed i relativi Presidenti.
§ 1 effettivo
Questa Commissione deve sviluppare aggiornare e realizzare un piano esauriente per l’adesione e il mantenimento dei Soci.
§ 2 relazioni pubbliche
Questa Commissione deve sviluppare e realizzare proposte volte a fornire al pubblico informazioni sul Rotary ed a promuovere progetti di service e altre attività del Club.
§ 3 progetti
Questa Commissione deve sviluppare e realizzare proposte volte a promuovere progetti di service, educativi, umanitari e di formazione rispondenti alle esigenze della comunità locale o internazionale ed altre attività del Club secondo gli obiettivi annuali e a lungo termine del Distretto e del Club.
§ 4 programmi
Questa Commissione deve sviluppare e realizzare proposte relative alle relazioni settimanali presentate dai Soci e da personalità esterne scelte dalla Commissione sulla base di un programma annuale in linea con le attività dl Club.
§ 5 amministrazione del club
Questa Commissione deve svolgere attività inerenti e connesse all’effettivo funzionamento del club.
§ 6 rotary foundation
Questa Commissione deve sviluppare e realizzare progetti volti a sostenere la Rotary Foundation sia tramite contribuzione finanziaria sia tramite la partecipazione al Programma.
§ 7 iniziative giovani
Questa Commissione deve sviluppare e favorire l’inserimento dei giovani meritevoli nello studio universitario e nell’attività lavorativa nonchè i rapporti con i Rotaract ed in particolare con il Rotaract di cui il Club è padrino.
Il Consiglio Direttivo può istituire altre Commissioni laddove ritenute necessarie.
ARTICOLO X
compiti delle commissioni
I compiti di ciascuna Commissione devono essere stabiliti e sottoposti alla revisione da parte del Presidente del Club in carica. Nel rendere noti i compiti di ciascuna Commissione il Presidente deve fare riferimento al Code Of Policies e ad altro materiale informativo idoneo che sia disponibile. Nello sviluppare i progetti per l’anno la Commissione incaricata del progetto di service terrà in considerazione l’azione professionale, l’azione interna ed internazionale nonchè l’azione di interesse pubblico.
Ogni Commissione deve avere uno specifico mandato, obiettivi chiaramente definiti e piani d’azione stabiliti all’inizio di ogni anno; la realizzazione degli obiettivi avviene nel corso dell’anno stesso. E’ responsabilità principale del Presidente del Club eletto fornire un’adeguata leadership che dia indicazione alle Commissioni di Club, dare i mandati, gli obiettivi e i progetti da presentare al Consiglio Direttivo prima dell’avvio dell’anno, come sopra accennato.
ARTICOLO XI
dispensa
A seguito di formale domanda scritta presentata al Consiglio Direttivo, motivata da ragioni oggettive e sufficienti, un Socio può richiedere la dispensa dall’obbligo di partecipare alle riunioni del Club per un determinato periodo di tempo.
Il Consiglio Direttivo qualora ritenga di accordare la richiesta di dispensa, può, con motivate ragioni, anche dispensare il Socio dal pagamento della quota sociale per il periodo richiesto.
ARTICOLO XII
finanze
§ .1 L’anno finanziario di questo Club decorre dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo.
§ .2 Prima dell’inizio di ogni anno fiscale il Consiglio Direttivo eletto deve preparare un bilancio di previsione relativo alle entrate ed alle uscite per l’anno finanziario di sua competenza. Il preventivo stabilisce il limite delle spese per gli scopi decisi, a meno che diversamente sia disposto dal Consiglio Direttivo.
Il Bilancio deve essere diviso in due parti separate, una relativa al funzionamento ordinario del Club ed una relativa alle attività di service.
§ .3 Il Tesoriere deve depositare tutti i fondi del Club in una banca. La banca deve essere designata dal Consiglio Direttivo. I fondi del Club devono essere considerati come differenziati in due parti distinte: una destinata al funzionamento del Club e l’altra ai progetti di service.
§ .4 Tutti i conti devono essere saldati con assegni o bonifici a firma del Tesoriere previa autorizzazione del Presidente o del Vicepresidente. In casi particolari il Tesoriere può effettuare pagamenti con diverse modalità informandone il Consiglio.
§ .5 Il Consiglio potrà incaricare un esperto contabile per revisionare tutte le operazioni eseguite.
§ .6 Il Presidente avrà il potere di assumere obbligazioni comportanti impegni non superiori a € 2.000,00 singolarmente e non superiori ad € 6.000,00 per anno rotariano. I pagamenti al Distretto, alla Rotary Foundation e le spese relative alle conviviali ordinarie non saranno computati ai fini della determinazione dei suddetti importi.
§ .7 Sono parte integrale del regolamento le clausole previste dall’art. 148, 8° comma del T.U.I.R che di seguito vengono indicate:
a) “divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge”;
b) “obbligo di devolvere il patrimonio dell'ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, al Distretto del Rotary International di appartenenza o ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità”;
c) “si esclude espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e si prevede per gli associati o partecipanti maggiori d'età il diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell'associazione”;
d) ”obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie” e di sottoporlo all’approvazione della assemblea;
e) ”eleggibilità libera degli organi amministrativi, con principio del voto singolo di cui all'articolo 2532, comma 2, del codice civile, la sovranità dell'assemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti; è ammesso il voto per corrispondenza;
f) ”intrasmissibilità della quota o del contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa”.
ARTICOLO XIII
procedura di ammissione al club
§ 1 I criteri di ammissione ed esclusione di soci attivi sono fissati in conformità all’art. 5§2 dello statuto del Rotary International. Il nome di un possibile Socio, proposto da un Socio del Club, deve essere comunicato per iscritto al Consiglio Direttivo, tramite il Segretario. Un Socio che si sia trasferito o un Socio in precedenza appartenente ad un altro Club può essere proposto come Socio attivo anche dal Club di provenienza. La proposta deve essere mantenuta strettamente confidenziale, ad eccezione di quanto qui diversamente disposto.
§ 2 Il Consiglio Direttivo deve assicurare che la candidatura proposta soddisfi tutti i requisiti, anche di categoria, richiesti dallo Statuto.
§ 3 Il Consiglio Direttivo approva o respinge la proposta e notifica al proponente, tramite il Segretario, la decisione assunta.
§ 4 Se la decisione del Consiglio Direttivo è favorevole, il possibile candidato deve essere informato degli obiettivi del Rotary, dei diritti e delle responsabilità che gli derivano dall’appartenere al Club. Il candidato viene poi invitato a firmare la proposta di ammissione e a consentire che il proprio nome e la categoria di appartenenza proposta siano divulgati all’interno del Club.
§ 5 Se entro quindici (15) giorni dalla divulgazione dei dati relativi al nuovo possibile Socio, il Consiglio Direttivo non riceva da alcun Socio una motivata obiezione alla proposta, il candidato viene ammesso al Club dietro pagamento della quota di ammissione (a meno che non si tratti di un Socio onorario o trasferito da altro Club) e della quota sociale stabilite dal regolamento e deve essere considerato Socio a tutti gli effetti.
Qualora fossero avanzate motivate obiezioni il Consiglio Direttivo è chiamato a votare al riguardo in occasione della sua prossima riunione. Se, nonostante le obiezioni, la candidatura viene accettata, il candidato è ammesso al Club dietro pagamento della quota di ammissione (a meno che non si tratti di un Socio onorario o trasferito da altro Club) e della quota sociale e sarà considerato Socio a tutti gli effetti.
§ 6 Dopo l’ammissione, il Presidente del Club deve disporre affinché il nuovo Socio riceva la tessera e il materiale informativo. Inoltre, il Segretario deve trasmettere i dati relativi al nuovo Socio al RI e il Presidente incarica un Socio (preferibilmente il presentatore) di affiancare il nuovo entrato affinché si integri al più presto nel Club, assegnandogli, tra l’altro, un progetto o un incarico.
Il Club può eleggere, in accordo con quanto stabilito dallo Statuto del Rotary Club, soci onorari proposti dal Consiglio Direttivo.
§ 7 Le dimissioni di un socio, dovranno essere presentate al Presidente o al Segretario. In tal caso il socio dimissionario sarà tenuto al pagamento integrale della quota dell’anno rotariano in corso al momento in cui le dimissioni perverranno ad uno dei suddetti destinatari.
ARTICOLO XIV
proposta di decisione
Nessuna proposta di decisione o mozione che vincoli il Club su qualsiasi questione sarà presa in considerazione dal Club se non dopo essere stata esaminata ed approvata dal Consiglio Direttivo.
ARTICOLO XV
ordine del giorno delle riunioni
Convocazione secondo l’ordine del giorno
Presentazione dei Rotariani in visita
Corrispondenza, avvisi e informazioni relative al Rotary
Eventuali relazioni delle commissioni
Eventuali argomenti non esauriti nella precedente riunione
Eventuali nuovi argomenti
Relazione in programma
Rinvio
ARTICOLO XVI
emendamenti
Tutti i soci hanno diritto di voto per l’approvazione e la modificazione dello statuto e del regolamento del club. Questo Regolamento può essere modificato in qualsiasi riunione ordinaria a condizione che:
A questo Regolamento non può essere apportata alcuna modifica o aggiunta che non sia in armonia con lo Statuto del Club, lo Statuto e il Regolamento del Rotary International, nonchè con il Code of Policies.
Art. 1 Definizioni
1. Consiglio: il consiglio direttivo del club.
2. Regolamento: il regolamento del club.
3. Consigliere: un membro del consiglio direttivo.
4. Socio: socio attivo / socia attiva del club.
5. RI: il Rotary International.
6. Club satellite: (se pertinente) potenziale club i cui soci sono anche affiliati a
questo club.
7. Per iscritto: qualsiasi comunicato in grado di fornire una documentazione, a
prescindere dal metodo con cui esso viene trasmesso.
8. Anno: l’anno sociale rotariano che inizia il 1º luglio.
Art. 2 Nome
Il nome di questa associazione senza scopo di lucro è Rotary Club Milano Sud (Membro
del Rotary International)
Art. 3 Finalità
Le finalità del club sono:
(a) perseguire lo Scopo del Rotary;
(b) realizzare progetti di successo secondo le cinque Vie d’azione;
(c) contribuire ad avanzare il Rotary rafforzandone l’effettivo;
(d) sostenere la Fondazione Rotary;
(e) sviluppare dirigenti oltre il livello di club.
Art. 4 Limiti territoriali del club
I limiti territoriali del club sono i seguenti: Area Metropolitana di Milano (Italia) in
condivisione con i club del Distretto 2041.
Art. 5 Scopo dell’associazione
Scopo del Rotary è diffondere il valore del servire, motore propulsore di ogni attività. In
particolare, il RI si propone di:
Primo. Sviluppare relazioni amichevoli come opportunità per servire l’interesse
generale.
Secondo. Informare ai principi della più alta rettitudine l’attività imprenditoriale e
professionale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo
sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la
collettività.
Terzo. Orientare l’attività privata, professionale e pubblica di ogni rotariano
secondo l’ideale del servire.
Quarto. Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello
internazionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli
fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite
nel comune proposito e nella volontà di servire.
Art. 6 Cinque vie d’azione
Le cinque vie d’azione rappresentano il fondamento teorico e pratico della vita di questo
club.
1. L’Azione interna, prima Via d’azione rotariana, riguarda le attività che ogni socio
deve intraprendere nell’ambito di questo club per assicurarne il buon funzionamento.
2. L’Azione professionale, seconda Via d’azione rotariana, ha lo scopo di
promuovere l’osservanza di elevati princìpi morali nell’esercizio di ogni
professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore
del servire, propulsore ideale di ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul
piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary e a
mettere le proprie competenze professionali a disposizione dei progetti sviluppati
dai club per rispondere alle occorrenze più pressanti della collettività.
3. L’Azione di interesse pubblico, terza Via d’azione rotariana, riguarda le iniziative
intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità
della vita nel comune o nella località in cui si trova il club.
4. L’Azione internazionale, quarta Via d’azione rotariana, comprende le attività
svolte dai soci per promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli,
favorendo l’incontro con persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro
tradizioni, i loro problemi e le loro speranze, attraverso letture e scambi di
corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti
promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi.
5. L’Azione per i giovani, quinta Via d’azione rotariana, riconosce l’impronta
positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo
della leadership, dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali,
e dagli scambi volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le
culture.
Art. 7 Riunioni
1 — Riunioni ordinarie.
(a) Giorno e ora. Il club si riunisce una volta alla settimana, nel giorno e all’ora
indicati nel suo regolamento.
(b) Modalità. La partecipazione alle riunioni può avvenire di persona, per telefono,
online, o con un’attività interattiva online. Si considera giorno della riunione
interattiva quello in cui l’attività interattiva verrà postata online.
(c) Cambiamenti. Per validi motivi, il consiglio può rimandare una riunione
ordinaria ad altra data (purché antecedente alla riunione successiva), oppure può
spostarla a un’ora diversa dello stesso giorno o in un luogo diverso da quello
usuale.
(d) Cancellazione. Il consiglio può cancellare una riunione ordinaria per i seguenti
motivi:
(1) se la riunione cade in un giorno di festa o durante la settimana che
comprende una festività;
(2) in caso di decesso di un socio;
(3) in caso di epidemie o disastri che colpiscono l’intera comunità;
(4) in caso di eventi bellici nella comunità.
Il consiglio può cancellare sino a un massimo di quattro riunioni ordinarie
all’anno per cause diverse da quelle sopra elencate, con un limite massimo di tre
cancellazioni consecutive.
(e) Riunione del club satellite (se pertinente). Se previsto dal regolamento, il club
satellite si riunisce una volta alla settimana nel giorno, all'ora e nella sede stabiliti
dai suoi soci. La data, l’ora e la sede delle riunioni possono essere modificate
secondo quanto stabilito al comma 1(c) di questo articolo; e possono essere
cancellate per le ragioni enumerate al comma 1(d). Per le votazioni si devono
seguire le procedure previste dal regolamento.
(f) Eccezioni. Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con
le suddette disposizioni. Il club deve comunque riunirsi almeno due volte al mese.
2 — Assemblea annuale.
(a) Il regolamento stabilisce che l’assemblea annuale per l’elezione dei dirigenti e la
presentazione del rendiconto finanziario semestrale, comprensivo delle entrate e
delle spese relative all’anno corrente e a quello precedente, avvenga prima del 31
dicembre.
(b) L'assemblea annuale del club satellite indetta allo scopo di eleggere i suoi
dirigenti deve svolgersi prima del 31 dicembre.
3 — Riunioni del consiglio direttivo. Il verbale della riunione deve essere messo a
disposizione dei soci entro 60 giorni dalla conclusione di ogni riunione del consiglio.
Art. 8 Effettivo
1 — Requisiti generali. Il club si compone di persone adulte che dimostrano buon
carattere, integrità e leadership, che godono di buona reputazione in ambito imprenditoriale, professionale o nella comunità, e che sono disposte mettersi al servizio
della propria comunità e/o del mondo.
2 — Tipi di affiliazione. Il club ha due tipi di soci: attivi e onorari. Può offrire anche altri
tipi di affiliazione come previsto al comma 7 del presente articolo; questi soci dovranno
essere riportati al RI come soci attivi oppure onorari.
3 — Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo del club chi sia in possesso dei
requisiti indicati nell’articolo 5, comma 2 dello statuto del RI.
4 — Affiliazione al club satellite. I soci del club satellite sono affiliati anche al club
patrocinante sino al momento in cui il satellite non venga riconosciuto quale Rotary club
dal Rotary International.
5 — Divieto di doppia affiliazione. Ai soci attivi del club non è consentito essere
simultaneamente:
(a) soci di questo e di un altro club, fatta eccezione per il satellite di questo club;
(b) soci onorari di questo club.
6 — Soci onorari. Il club può ammettere soci onorari per la durata stabilita dal suo
consiglio direttivo. I soci onorari:
(a) sono esenti dal pagamento delle quote sociali;
(b) non hanno diritto di voto;
(c) non possono ricoprire cariche all’interno del club;
(d) non rappresentano alcuna classifica professionale;
(e) hanno il diritto di partecipare a tutte le riunioni e di godere di tutti gli altri
privilegi di questo club, ma non di altri Rotary club; l’unico privilegio di cui
godono presso un altro club è quello di poterlo visitare senza essere ospiti di un
rotariano.
7 — Eccezioni. Il regolamento del club può includere norme e requisiti che non siano
conformi ai commi 2 e 4-6 del presente articolo.
Art. 9 Composizione dell’effettivo
1 — Provvedimenti generali. Ogni socio appartiene a una categoria in base alla sua
attività professionale, imprenditoriale, lavorativa o di servizio alla comunità. La
categoria descrive l’attività principale e riconosciuta del socio o dell’impresa, società o
ente di cui fa parte. Il consiglio direttivo può rettificare la categoria di appartenenza di
un socio se questi cambia titolo, professione o occupazione.
2 — Diversità. L’effettivo del club deve essere uno spaccato rappresentativo delle
imprese, professioni e organizzazioni civiche presenti sul suo territorio nonché della
diversità demografica locale in termini di età, genere ed etnie.
Art. 10 Assiduità
1 — Provvedimenti generali. Ogni socio è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie
del club, o del club satellite; deve inoltre impegnarsi nei progetti e in altri eventi ed
attività promossi dal club. Un socio è considerato presente a una riunione ordinaria:
(a) se vi partecipa di persona, per telefono o online per almeno il 60% della sua
durata;
(b) se dovendo assentarsi improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra in
maniera soddisfacente che l’assenza era dovuta a motivi validi;
(c) se partecipa online alla riunione ordinaria o a un’attività interattiva postata sul
sito web del club entro una settimana dalla data in cui l’informazione è stata
postata; oppure
(d) se il socio recupera l’assenza entro lo stesso anno, in uno dei seguenti modi:
(1) partecipa alla riunione ordinaria di un altro club, del club satellite di un
altro club o di un club provvisorio per almeno il 60% della riunione;
(2) si presenta all’ora e nel luogo in cui avvengono di consueto le riunioni di un
altro club, o del club satellite di un altro club, con l’intenzione di
parteciparvi, ma la riunione non ha luogo;
(3) partecipa a un progetto del club, o a un evento o incontro sponsorizzato dal
club e autorizzato dal suo consiglio;
(4) partecipa a una riunione del consiglio o, se autorizzato dal medesimo, alla
riunione di una commissione di cui il socio fa parte;
(5) partecipa tramite il sito web di un club a una riunione o attività interattiva
online;
(6) partecipa alla riunione ordinaria di un club Rotaract o Interact, di un
Gruppo Community Rotary o di un Circolo Rotary, siano essi stabiliti o
provvisori;
(7) partecipa a una convention del RI, al Consiglio di Legislazione, a
un’assemblea internazionale, a un Istituto Rotary o a qualsiasi riunione
convocata con l’approvazione del Consiglio centrale o del presidente del RI;
a un congresso multizona, alla riunione di una commissione del RI, a un
congresso distrettuale o a un’assemblea di formazione distrettuale, a una
qualsiasi riunione distrettuale convocata dal Consiglio centrale, alla
riunione di una commissione distrettuale convocata dal governatore, o a una
riunione intracittadina dei Rotary club regolarmente annunciata.
2 — Assenze prolungate per trasferte di lavoro. Il socio che si trovi in trasferta dal
Paese in cui risiede per un periodo di tempo prolungato può partecipare alle riunioni di
un club locale, a seguito di accordo fra quest’ultimo e il proprio club.
3 — Assenze dovute ad altre attività rotariane. Il socio è esonerato dall’obbligo di
recupero se al momento della riunione si trova:
(a) in viaggio verso o da una delle riunioni di cui al sottocomma (1) (d) (7);
(b) in servizio come dirigente del RI, membro di una commissione del RI o amministratore della Fondazione Rotary;
(c) in servizio come rappresentante speciale del governatore in occasione della
formazione di un nuovo club;
(d) in viaggio per questioni rotariane, in rappresentanza del RI;
(e) direttamente e attivamente impegnato in un progetto sponsorizzato dal distretto,
dal RI o dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista la
possibilità di compensare l’assenza; o
(f) impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate dal consiglio, che non
consentano la partecipazione alla riunione.
4 — Assenze dei dirigenti del RI. L’assenza è giustificata se il socio è dirigente in carica del RI o partner rotariano di un dirigente in carica del RI.
5 — Assenze giustificate. L’assenza di un socio si considera giustificata:
(a) se viene approvata dal consiglio per motivi che considera validi e sufficienti. Le
assenze giustificate non devono protrarsi per più di 12 mesi; questo limite può
tuttavia essere prorogato dal consiglio se l’assenza è dovuta a ragioni mediche o
in seguito alla nascita, adozione o affidamento di un bambino;
(b) se il socio è rotariano da almeno 20 anni; la sua età e i suoi anni di affiliazione a
uno o più club, sommati tra loro, equivalgono a un minimo di 85 anni; e il socio
ha richiesto per iscritto al segretario del club l’esenzione dalla frequenza.
6 — Registri delle presenze. Se il socio le cui assenze siano giustificate ai sensi del
sottocomma 5(a) del presente articolo non frequenta una riunione, né il socio né la sua
assenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del club. Se il socio le cui
assenze siano giustificate in base a quanto indicato al comma 4 o al sottocomma 5(b) del
presente articolo frequenta una riunione del club, sia il socio sia la sua presenza sono
considerati ai fini del computo dei soci e delle presenze del club.
7 — Eccezioni. Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con le
suddette disposizioni.
Art. 11 Consiglieri, dirigenti e commissioni
1 — Organo direttivo. L’organo direttivo del club è il consiglio direttivo, costituito e
composto in conformità al regolamento del club.
2 — Autorità. L’autorità del consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e,
se ha motivi validi, può dichiarare vacante una carica.
3 — Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in merito a qualsiasi aspetto
dell’attività del club hanno carattere definitivo e sono soggette solo ad appello al club.
Tuttavia, nel caso in cui il consiglio decida di cessare l’affiliazione di un socio,
l’interessato può, conformemente all’articolo 13, comma 6, fare appello al club,
richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, la
decisione del consiglio può essere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a
una riunione ordinaria indicata dal consiglio, purché sia presente il numero legale dei partecipanti e purché la notifica dell’appello sia stata inviata dal segretario a ogni socio
del club almeno cinque giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del
club ha valore definitivo.
4 — Dirigenti. Sono dirigenti del club, facenti parte del consiglio direttivo, il presidente,
il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario e il tesoriere, ed eventualmente
uno o più vicepresidenti. Fra i dirigenti può essere incluso anche il prefetto, che può
essere componente del consiglio direttivo se previsto dal regolamento. I dirigenti
devono essere soci in regola del club e sono tenuti a partecipare regolarmente alle
riunioni del club satellite.
5 — Elezione dei dirigenti.
(a) Mandato dei dirigenti (presidente escluso). I dirigenti sono eletti in base a
quanto stabilito dal regolamento del club; tranne il presidente, entrano in carica
il 1° luglio immediatamente successivo alla loro elezione e restano in carica per la
durata del loro mandato, o fino all’elezione e all’insediamento dei loro successori.
(b) Mandato presidenziale. Il presidente nominato viene eletto in base a quanto
stabilito dal regolamento del club, almeno diciotto (18) mesi ma non più di due
anni prima del giorno in cui entrerà in carica come presidente. Il presidente
nominato assume l’incarico di presidente eletto il 1° luglio dell’anno
immediatamente precedente a quello per cui è stato eletto presidente. Il mandato
presidenziale inizia il 1° luglio e ha durata annuale, rinnovabile per un massimo di un anno se non è stato eletto un successore.
(c) Requisiti del presidente. Il candidato alla presidenza deve essere stato socio del
club per almeno un anno prima della nomina a tale incarico, a meno che il
governatore non ritenga sufficiente un periodo inferiore. Il presidente eletto deve
partecipare al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea di
formazione, a meno che non ne sia dispensato dal governatore eletto; in tal caso,
il presidente eletto deve inviare in sua vece un rappresentante del club. Il
presidente eletto che non partecipi alle suddette riunioni formative senza aver
ottenuto la dispensa dal governatore eletto o che, avendo ottenuto la dispensa,
non invia un socio che lo rappresenti non può essere presidente del club. In
questo caso, il presidente in carica prosegue il suo mandato sino all’elezione di un
successore che abbia partecipato alle suddette riunioni o che abbia ricevuto una
formazione ritenuta sufficiente dal governatore eletto.
6 — Gestione dei club satellite.
(a) Supervisione. Il club monitora e sostiene il proprio club satellite nella misura
ritenuta opportuna dal consiglio.
(b) Consiglio direttivo del club satellite. Il club satellite elegge annualmente tra i suoi
soci il proprio consiglio direttivo a cui viene affidata l'amministrazione ordinaria.
Il consiglio è composto dai dirigenti del club satellite e da quattro-sei altri soci,
secondo quanto previsto dal regolamento. La massima carica del club satellite è il
presidente del consiglio; sono altri dirigenti il presidente uscente, il presidente
eletto, il segretario e il tesoriere. Nell'occuparsi dell’amministrazione ordinaria
del club satellite e delle sue altre attività, il consiglio opera in conformità con le
norme, i requisiti, le procedure e gli obiettivi del Rotary e sotto la guida di questo Rotary club, sul quale o nell'ambito del quale non ha alcuna autorità.
(c) Procedure di rendicontazione del club satellite. Il club satellite deve consegnare
ogni anno, al presidente e al consiglio direttivo di questo Rotary club, un
resoconto sull’effettivo, sulle attività e sui programmi svolti, accompagnato dal
bilancio d’esercizio e dalla relazione annuale sottoposti a controllo o revisione
contabile, in modo che tale documentazione possa essere inclusa nel rendiconto
presentato annualmente da questo Rotary club ai suoi soci. Al club satellite
potranno essere richiesti altri rapporti se il club patrocinante lo riterrà
necessario.
7 — Commissioni. Il club deve avere le seguenti commissioni:
(a) Amministrazione del club
(b) Effettivo
(c) Immagine pubblica
(d) Fondazione Rotary
(e) Progetti
Se necessario, il consiglio o il presidente possono nominare altre commissioni.
Art. 12 Quote sociali
Ogni socio è tenuto a pagare una quota sociale annuale, come stabilito dal regolamento.
Art. 13 Durata dell’affiliazione
1 — Durata. L’affiliazione al club dura fintanto che esiste il club, salvo cessazione
secondo le disposizioni che seguono.
2 — Cessazione automatica.
(a) Eccezioni. Un socio cessa automaticamente di far parte del club quando non
soddisfa più i requisiti di appartenenza. Se tuttavia il socio che si trasferisce fuori
dalla località in cui ha sede il club continua a soddisfare i requisiti di
appartenenza al club, il consiglio può:
(1) Concedere al socio il permesso di mantenere l’affiliazione; o
(2) Concedere un permesso speciale non superiore a un anno, per consentirgli
di visitare un club nella località in cui si trasferisce e di farsi conoscere dai
soci.
(b) Riammissione. Un socio in regola la cui affiliazione cessi per uno dei motivi
esposti alla lettera (a) può presentare domanda di riammissione, mantenendo la
stessa categoria a cui apparteneva in precedenza o richiedendone una nuova.
(c) Cessazione dell’affiliazione come socio onorario. Un socio onorario cessa
automaticamente di essere tale al termine del periodo stabilito dal consiglio. Il consiglio può estendere detto periodo, come può anche revocare l’affiliazione
onoraria in qualsiasi momento.
3 — Cessazione per morosità.
(a) Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute entro i 30 giorni
successivi alla scadenza è invitato a versarle dal segretario mediante un sollecito
scritto. Se il pagamento non avviene entro 10 giorni dalla data del sollecito, il
consiglio può, a propria discrezione, revocare l’affiliazione del socio.
(b) Riammissione. Il consiglio può riammettere un socio che abbia perso
l’affiliazione al club, previa domanda e pagamento di tutte le somme dovute.
4 — Cessazione per assenza abituale.
(a) Percentuali di assiduità. Un socio deve:
(1) partecipare (o recuperare l’assenza) ad almeno il 50% delle riunioni
ordinarie del club o del club satellite; impegnarsi in progetti, attività ed
eventi promossi dal club per un minimo di 12 ore in ciascun semestre, o
raggiungere una combinazione equilibrata di queste due forme di
partecipazione; e
(2) partecipare ad almeno il 30% delle riunioni ordinarie del club o del club
satellite o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club in
ciascun semestre (ne sono esonerati gli assistenti del governatore, secondo
la definizione del Consiglio centrale del RI).
I soci che non soddisfano questi requisiti possono perdere l’affiliazione al club a
meno che non siano dispensati dal consiglio per validi motivi.
(b) Assenze consecutive. Un socio che risulti assente a quattro riunioni consecutive
(senza recuperarle) e che non sia dispensato dal consiglio per validi motivi o in
base a quanto stabilito all’articolo 10, commi 4 o 5, deve essere informato dal
consiglio che la sua assenza può essere interpretata come rinuncia all’affiliazione
al club. Dopodiché il consiglio può, a maggioranza, revocare l’affiliazione.
(c) Eccezioni. Il regolamento del club può includere disposizioni non in conformità
con l’art. 13, comma 4.
5 — Cessazione per altri motivi.
(a) Giusta causa. Il consiglio può, a una riunione convocata per l’occasione, revocare
l’affiliazione di qualsiasi socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per
l’appartenenza al club, o per altri validi motivi, mediante il voto di almeno due
terzi dei suoi membri presenti e votanti. I principi guida di tale riunione sono
delineati nell’art. 8, comma 1, nella Prova delle quattro domande e negli elevati
standard etici che ogni rotariano si impegna a mantenere.
(b) Preavviso. Prima dell’intervento indicato alla lettera (a) del presente comma, il
consiglio deve inviare al socio un preavviso scritto di almeno 10 giorni, dandogli
la possibilità di rispondere per iscritto. Il preavviso va recapitato di persona o
mediante raccomandata all’ultimo indirizzo noto del socio. Il socio ha il diritto di
esporre di persona le proprie ragioni davanti al consiglio.
6 — Diritto di appello; ricorso alla mediazione o all’arbitrato.
(a) Preavviso. Entro sette giorni dalla decisione del consiglio di revocare l’affiliazione, il segretario deve inviare al socio la comunicazione scritta della
decisione. Il socio ha quindi 14 giorni per comunicare per iscritto al segretario la
propria intenzione di appellarsi al club o di richiedere una mediazione o un
intervento arbitrale ai sensi dell’articolo 17.
(b) Appello. In caso di appello, il consiglio decide la data della riunione ordinaria del
club in cui questo va discusso, riunione che deve tenersi entro 21 giorni dalla
notifica dell’appello. Ogni socio deve essere informato per iscritto dell’argomento
specifico della riunione con un preavviso di almeno 5 giorni. Alla riunione sono
ammessi solo i soci del club. La decisione del club ha valore definitivo e non è
soggetta ad arbitrato.
7 — Decisioni del consiglio. La decisione del consiglio diventa definitiva in mancanza di
appello al club o di richiesta di arbitrato.
8 — Dimissioni. Le dimissioni di un socio dal club devono essere comunicate per iscritto
al presidente o al segretario, e sono accettate dal consiglio a condizione che il socio sia in
regola con il pagamento delle somme spettanti al club.
9 — Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un socio che cessi, per qualsiasi
motivo, di appartenere al club, perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al
club qualora, in conformità con le leggi locali, l’affiliazione al club comporti per i soci
l’acquisizione di diritti sui fondi o su altri beni appartenenti al club.
10 — Sospensione dal club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista in
questo statuto, se il consiglio ritiene che:
(a) al socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle disposizioni dello
statuto o di comportamento scorretto o tale da nuocere agli interessi del club;
(b) le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di revoca dell’affiliazione;
(c) sia auspicabile comunque attendere la conclusione di un procedimento o evento
giudicato indispensabile dal consiglio prima che si possa deliberare in merito alla
revoca dell’affiliazione;
(d) sia nell’interesse del club che il socio venga sospeso temporaneamente, senza
alcuna votazione in merito alla sua affiliazione, dalle riunioni e altre attività del
club e da eventuali incarichi direttivi all’interno del club;
il consiglio può, con i due terzi dei voti favorevoli, sospendere temporaneamente il
socio per un periodo ragionevole di tempo, che non superi i 90 giorni, alle condizioni
che il consiglio stesso ritiene necessarie. Il socio sospeso può presentare appello contro
la sospensione, o ricorrere alla mediazione o all’arbitrato, secondo quanto previsto al
comma 6 di questo articolo. Durante la sospensione, il socio è esonerato
temporaneamente dall’obbligo di frequenza alle riunioni. Prima che finisca il periodo
di sospensione, il consiglio deve o procedere con la revoca dell’affiliazione, o
reintegrare il rotariano sospeso al suo stato regolare.
Art. 14 Affari locali, nazionali e internazionali
1 — Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e
del mondo può essere oggetto di discussione, aperta e informata, alle riunioni del club.
Il club, tuttavia, non deve esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche
controverse.
2 — Neutralità. Il club non appoggia o raccomanda candidati a cariche pubbliche, né
discute durante le sue riunioni i meriti o i demeriti di tali candidati.
3 — Apoliticità.
(a) Risoluzioni e prese di posizione. Il club non può adottare né diffondere
risoluzioni o prese di posizione, né prendere iniziative in merito a questioni o
problemi internazionali di natura politica.
(b) Appelli. Il club non può rivolgere appelli a club, popoli o governi, né diffondere
lettere, discorsi o programmi per la risoluzione di problemi internazionali
specifici di natura politica.
4 — Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana in cui ricorre l’anniversario
della fondazione del Rotary (il 23 febbraio) è stata designata Settimana della pace e della
comprensione mondiale. Durante questa settimana, il club festeggia il servizio reso dal
Rotary, riflette sui risultati conseguiti in passato e si concentra sui programmi intesi a
promuovere la pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità e nel resto del
mondo.
Art. 15 Riviste rotariane
1 — Abbonamento obbligatorio. A meno che il club non sia stato dispensato dal
Consiglio centrale, ogni socio deve abbonarsi alla rivista ufficiale del Rotary
International o a una rivista rotariana approvata e prescritta per il club dal Consiglio
centrale. Due rotariani residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico
abbonamento. L’abbonamento va pagato, per l’intera durata dell’affiliazione al club,
entro le date stabilite dal consiglio per il pagamento delle quote pro-capite.
2 — Riscossione. Il club ha il compito di riscuotere gli importi relativi agli abbonamenti
anticipati dei soci e di trasmetterli al RI o all’ufficio della pubblicazione rotariana
regionale, in base a quanto stabilito dal Consiglio centrale.
Art. 16 Accettazione dello scopo e osservanza dello statuto e del
regolamento
Il socio ha diritto ai privilegi del club solamente dietro il pagamento delle quote sociali,
pagamento che comporta l’accettazione dei principi del Rotary, quali sono espressi nello
scopo dell’associazione, nonché l’impegno ad osservare lo statuto e il regolamento di
questo club e a esserne vincolato. Nessun socio può essere dispensato dall’osservanza
dello statuto e del regolamento indipendentemente dal fatto di averne ricevuta copia.
12
Art. 17 Arbitrato e mediazione
1 — Controversie. Fatta eccezione per le controversie aventi a oggetto le delibere del
consiglio, qualsiasi altra controversia sorta tra un socio o un ex socio e il club, qualsiasi
suo dirigente o il consiglio deve – su richiesta presentata al segretario da una delle parti
– essere deferita a un mediatore o a un collegio arbitrale.
2 — Data per lo svolgimento della mediazione o dell’arbitrato. Il consiglio, dopo aver
sentito le parti interessate, deve fissare la data della mediazione o dell’arbitrato entro 21
giorni dalla ricezione della richiesta.
3 — Mediazione. La mediazione deve svolgersi secondo una procedura:
(a) riconosciuta da un ente competente avente giurisdizione nazionale o regionale; o
(b) raccomandata da un organo di mediazione che vanti esperienza in mediazione di
controversie; o
(c) raccomandata dalle linee guida del Consiglio centrale del RI o del Consiglio di
amministrazione della Fondazione Rotary.
Il mediatore deve essere socio di un club. Il club può richiedere al governatore o a un
suo rappresentante di nominare un mediatore che abbia le capacità e l’esperienza
necessarie.
(a) Esiti della mediazione. Le decisioni convenute dalle parti durante la mediazione
sono trascritte in un documento che deve essere consegnato alle parti, al
mediatore o ai mediatori e al consiglio. Una dichiarazione riepilogativa
accettabile alle parti deve essere preparata per informare il club. Ciascuna delle
parti può richiedere – attraverso il presidente del club o il segretario – ulteriori incontri di mediazione se una delle parti si allontana in modo significativo
dall’accordo raggiunto.
(b) Fallimento della mediazione. Se la mediazione non riesce, le parti possono
chiedere l’arbitrato secondo quanto indicato dal comma 1 del presente articolo.
4 — Arbitrato. In caso di arbitrato, ognuna delle due parti nomina un arbitro e gli
arbitri nominano il presidente del collegio arbitrale; gli arbitri e il presidente del collegio
arbitrale devono essere rotariani.
5 — Decisione arbitrale. La decisione presa dagli arbitri o, in caso di disaccordo, dal
presidente del collegio arbitrale, è definitiva, vincolante e incontestabile.
Art. 18 Regolamento
Il regolamento del club deve essere conforme allo statuto e al regolamento del RI, al
regolamento interno dell’unità amministrativa locale laddove stabilita dal RI, e al
presente statuto. Il regolamento può incorporare provvedimenti supplementari e può
essere emendato secondo le disposizioni in esso contenute.
Art. 19 Emendamenti
1 — Modalità. Salvo per quanto stabilito al successivo comma 2, il presente statuto può
essere emendato solo dal Consiglio di Legislazione con voto di maggioranza.
2 — Emendamento degli articoli 2 e 4. Gli articoli 2 (Nome) e 4 (Limiti territoriali) del
presente statuto possono essere emendati in qualunque riunione ordinaria del club, alla
quale sia presente il numero legale, mediante voto favorevole dei due terzi dei soci
aventi diritto al voto. La proposta di emendamento deve essere comunicata per iscritto a
tutti i soci e al governatore almeno 21 giorni prima della riunione. L’emendamento deve
essere sottoposto all’approvazione del Consiglio centrale del RI ed entra in vigore solo
dopo tale approvazione. Il governatore può presentare al Consiglio centrale del RI la
propria opinione in merito alla modifica proposta.
Anno Rotariano 2021-22
Amministrazione: Gilberto Ricci
Effettivo: Giuseppe Pavia
Azione Giovanile: Sandro De Silvestri
Progetti: Paolo Timoni
Pubblica Immagine: Luigi Gallazzini
Rotary Foundation: Liliana Margherita Poggio
Azione Internazionale: Andrea Paramithiotti
Azione Professionale: Luigi Gallazzini
Digitalizzazione: Andrea Paramithiotti
Formazione: Liliana Margherita Poggio
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